La menopausa ha spesso conseguenze negative sulla sessualità. Uno dei più ampi studi internazionali sul’ argomento, il Melbourne women’s midlife health project, condotto in Australia su duemila donne fra i 45 e i 55 anni, parla di una significativa diminuzione del desiderio e della capacità di arrivare all’orgasmo, oltre a un aumento della secchezza vaginale.
• La prima valutazione. «Esistono diversi sistemi per aiutare le donne a ritrovare una soddisfacente vita sessuale», dice Rossella Nappi (puoi chiederle un consulto), responsabile dell’ambulatorio sulle disfunzioni della menopausa della Fondazione Maugeri di Pavia.
«Il ginecologo deve innanzitutto interrogare la paziente, anche con l’aiuto di appositi questionari. Poi è necessario eseguire alcune analisi del sangue, per misurare il livello degli estrogeni e di altri ormoni. E vanno valutati il ph della vagina, cioè il grado di acidità, e le condizioni degli organi genitali, che risentono moltissimo dei mutamenti ormonali».
• Le terapie. «La terapia ormonale sostitutiva o Tos», continua Nappi, «permette di aumentare la lubrificazione vaginale, ma non sempre incrementa in modo significativo il desiderio. Quando la libido resta bassa, possono essere aggiunti ormoni androgeni, i cui effetti collaterali però sono ancora poco studiati. Esistono altrimenti farmaci con una funzione polivalente: molecole sintetizzate in laboratorio che possono comportarsi come estrogeni, progestinici o androgeni».
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Ultimo aggiornamento: 14 gennaio 2010