Salute

Terapia Sostitutiva del Testosterone: nessun problema al cuore

La più importante ricerca mai svolta sull'argomento rivela che non aumenta il rischio cardiaco. Attenzione però alla salute dei reni e dei polmoni

La terapia sostitutiva del testosterone non dà problemi al cuore. È questo in estrema sintesi il risultato di una ricerca svolta dalla Cleveland Clinic negli Stati Uniti.

Terapia sostitutiva del testosterone non incide sulle malattie cardiovascolari

I ricercatori hanno scoperto che negli uomini già a rischio di malattie cardiovascolari non vedono aumentare le probabilità di un evento cardiaco. Si possono leggere i risultati di questo studio sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine. Non ci sono in pratica differenze significativamente importanti tra l’incidenza di patologie cardiovascolari con o senza la terapia ormonale sostitutiva.

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Anche se raramente può dare problemi a reni e polmoni

Ci sono però altri problemi che i ricercatori sottolineano. Chi assume la terapia sostitutiva di testosterone ha più probabilità di avere il battito cardiaco accelerato, disturbi ai reni ed embolia polmonare, anche se stiamo parlando di eventi molto rari. Si tratta dello studio più imponente sugli effetti di questa terapia mai realizzato finora.

Attenzione agli integratori naturali. Parlatene sempre con il medico

La preoccupazione degli esperti va però a colpire il vero e proprio boom sul mercato dei cosiddetti prodotti naturali per l’aumento dei livelli di testosterone. Questi prodotti non hanno ricevuto una valutazione rigorosa come avviene invece con i farmaci.

I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 5.000 uomini tra i 45 e gli 80 anni. Tutti avevano un alto rischio di malattie cardiovascolari e che avevano livelli bassi di testosterone. Un gruppo ha assunto l’ormone ogni giorno, mentre l’altro un placebo. La sperimentazione è durata 22 mesi. I risultati hanno dimostrato che si alzava il rischio di patologie al cuore del 7% tra chi ha assunto testosterone e del 7,3% in chi ha assunto il placebo.

Terapia sostitutiva del testosterone: gli studi precedenti

Nel 2015 la Food and Drug Administration aveva emesso delle linee guida, in cui consigliava l’uso di testosterone solo per gli uomini con bassi livelli dovuti a specifiche malattie. Ricordiamo che avere bassi livelli di testosterone non è un problema che mette a rischio la vita, ma può portare a malattie anche importanti.

Una meta analisi di cinque studi sull’argomento svolta nel 2017 ha dimostrato che migliora la densità ossea e l’anemia negli uomini sopra i 65 anni. Questa analisi però metteva in luce un aumento del rischio di aterosclerosi.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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