L’allergia alla caseina (proteina del latte che permette la formazione della cagliata, la base per produrre il formaggio) è frequente nei bambini. «Nella maggior parte dei casi tende a scomparire, ma in alcuni soggetti può durare tutta la vita», dice Renato Ariano, responsabile dell’ambulatorio di allergologia all’ospedale di Bordighera (Imperia).
La caseina è la principale proteina del latte. Ne esistono quattro gruppi, presenti in quantità diverse nel latte vaccino, negli yogurt, nei formaggi, nel burro e in altri alimenti, come salumi e cioccolato. «È possibile che la reazione venga scatenata solo da una delle quattro varianti di caseina», continua Ariano. «Ecco perché si può stare male con i formaggi e non con il latte».
SINTOMI: labbra gonfie, ponfi su tutto il corpo; in casi gravi, vomito, gonfiore alla gola, senso di soffocamento, shock anafilattico.
I RAST TEST: quelli di ultima generazione, attraverso un prelievo sanguigno, individuano a quale tipo di caseina si è allergici e quindi quali alimenti evitare. Bisogna ripetere i test perché il sistema immunitario è in evoluzione e una molecola che scatenava allergia da piccoli può risultare innocua con l’età.
TERAPIA. Non ci sono vaccini per le allergie alimentari, l’unica è eliminare i cibi incriminati. «In caso di shock anafilattico bisogna subito intervenire con iniezioni di adrenalina, e poi con farmaci come il cortisone», dice Ariano.
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Ultimo aggiornamento: 10 novembre 2010