Salute

Fai fatica ad addormentarti? Ecco i rimedi per l’insonnia

Ti giri e rigiri nel letto senza riuscire a chiudere occhi? Scopri i metodi naturali e i farmaci per riposare

Ti giri e ti rigiri nel letto senza riuscire a chiudere occhio. La testa rimugina gli stessi pensieri e le ore passano. Tuttavia questo tipo di insonnia, che è anche la più comune, nella maggioranza dei casi è la più semplice da curare senza farmaci, solo modificando alcune abitudini sbagliate. Di seguito, tutti i rimedi, da quelli naturali a quelli chimici.

QUANDO INTERPELLARE IL MEDICO: non appena il disturbo si protrae per più di due settimane.

Gruppo San Donato

I RIMEDI
Rimedi naturali
Igiene del sonno
Ipnotici
Benzodiazepine

I RIMEDI NATURALI
Valeriana, camomilla, passiflora, latte caldo possono essere rimedi utili per conciliare il sonno, grazie alle proprietà rilassanti. Si può iniziare anche con prodotti parafarmaceutici come la melatonina ad azione rapida, che favorisce l’addormentamento.
• Vantaggi: i rimedi naturali hanno proprietà sedative che non generano assuefazione.
• Controindicazioni: non bisogna esagerare. La valeriana ad alte dosi può causare disturbi come mal di testa o nausea. Un’assunzione prolungata di camomilla può portare a reazioni opposte, trasformandosi in un eccitante. La passiflora agisce sul sistema nervoso e favorisce il sonno fisiologico ma l’abuso può portare a lievi effetti allucinogeni.

Gli altri rimedi
Igiene del sonno
Ipnotici
Benzodiazepine

L’IGIENE DEL SONNO
È una valida alternativa ai farmaci, da praticare con tecniche di rilassamento e adottando corrette abitudini. È importante andare a letto sempre a orari fissi e usare la camera da notte solo per dormire (e non per mangiare o guardare la tv). Gli orologi devono essere banditi dalla stanza. È vietato anche addormentarsi sul divano prima di andare a letto e bere alcol (è sedativo, ma riduce il sonno profondo). Meglio, poi, evitare tutte le attività eccitanti prima di coricarsi. Insomma: bisogna inviare al cervello segnali che predispongano al sonno. È necessario anche ricordarsi di fuggire a troppi stimoli luminosi: luci, computer e tv fanno male alla melatonina, l’ormone che aiuta a rilassare. Si possono proteggere gli occhi dalla eventuale luce, anche indossando occhiali da sole.
• Vantaggi: non ci sono gli effetti collaterali dei farmaci.
• Controindicazioni: nessuna, ma le buone regole non sono sempre sufficienti per curare tutte le forme di insonnia.

Gli altri rimedi
Ipnotici
Benzodiazepine

GLI IPNOTICI
È possibile ricorrere agli antistaminici che contengono il principio attivo niaprazina, perché agiscono sul sistema che predispone al sonno. Anche i farmaci ipnotici a base di imidazopiridine agiscono sui recettori che favoriscono l’inizio del sonno.
• Vantaggi: stimolano i meccanismi che portano ad addormentarsi senza agire su altri recettori, quindi rispettano le caratteristiche fisiologiche del sonno.
• Controindicazioni: possono favorire risvegli incompleti (parte del cervello rimane in uno stato di sonno) con stati confusionali o agitazione notturna. Le cure non devono superare le tre-quattro settimane e vanno sempre concordate con il medico, che può decidere di prolungare la terapia.

Gli altri rimedi
Benzodiazepine

LE BENZODIAZEPINE
I farmaci a base di benzodiazepine vanno assunti solo nei casi più gravi, perché hanno più controindicazioni. Sono ansiolitici che si possono assumere in pastiglie o in gocce anche durante il giorno. Spengono «l’interruttore» dell’ansia, favorendo il sonno.
• Vantaggi: riducono la pressione emotiva che rende difficile addormentarsi.
• Controindicazioni. Agiscono su corteccia cerebrale e talamo, riducendo il sonno profondo e quello rem (la fase accompagnata dai sogni): il sonno, di conseguenza, è più superficiale e meno ristoratore. C’è il rischio di dipendenza psicologica e fisica, che può portare a un aumento dei dosaggi. Anche le benzodiazepine a emivita breve possono favorire risvegli confusionali. L’utilizzo cronico rischia di ridurre le capacità di reazione durante il giorno e un appiattimento dell’emotività. Le cure non dovrebbero andare oltre le tre-quattro settimane e devono essere sempre concordate con il medico.
Simona Ravizza – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 21 aprile 2011

Chiedi un consulto agli esperti di medicina del sonno di OK

SCOPRI GLI ALTRI TRE TIPI D’INSONNIA

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio