Testo di MEDICINA MODERNA
Scatta improvvisamente una molla anche nelle persone più sedentarie per cui le due settimane di ferie estive devono essere immolate allo sport e alla forma fisica. Ma le condizioni climatiche non sono ideali e la crisi è dietro l’angolo. Come sottolinea un recente editoriale, pubblicato sul sito della Mayo Clinic statunitense, man mano che il corpo avverte la sensazione di calore si profila il rischio di crampi, di spossatezza o di un colpo di calore vero e proprio. Se, infatti, in condizioni normali entrano in gioco le naturali difese dell’organismo, a livello cutaneo e vascolare, quando l’esposizione diventa eccessiva, i meccanismi di difesa possono esaurirsi.
Da evitare assolutamente le partitelle di beach volley o di calcetto sulla spiaggia nelle ore più calde, ossia dalle 11 alle 17. Meglio non esporsi al sole, poi, dopo la partita, sempre per evitare il colpo di calore. Per adattarsi ai picchi climatici il nostro organismo impiega tre o quattro giorni e il sudore è una delle strategie adottate per difendersi, ma a volte si suda troppo. Un’ora di attività sportiva estiva, del resto, porta a perdere anche più di due litri di sudore. E con il sudore se ne vanno anche preziosi minerali. Per questo è essenziale scegliere le ore più fresche, e comunque bere più del solito: fino a tre litri di liquidi al giorno.
Medicina moderna
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