Il primo abbraccio tra mamma e neonato è quello che avviene subito dopo il parto. Ed è importantissimo: secondo una recente ricerca anglo-canadese pubblicata su Plos One, il tocco materno nella prima fase di vita è essenziale per limitare gli effetti dello stress della nascita. Il contatto con la mamma, infatti, aiuta a attivare i recettori che regolano la gestione dei glucocorticoidi, tra cui l’ormone dello stress (cortisolo).
«A meno di complicazioni, il bambino viene appoggiato sulla pancia della madre appena dopo il parto, sia naturale sia cesareo (fatto in anestesia spinale, lascia la donna vigile)», spiega Flavia Indrio (puoi chiederle un consulto), dirigente medico al dipartimento di pediatria dell’Università di Bari. «È un contatto essenziale per entrambi. Il cervello del neonato ha sviluppato per nove mesi la sicurezza della sopravvivenza in funzione della madre. Per questo la nascita può essere una fonte di stress da distacco fortissima, che può causare non solo un trauma psicologico ma anche alterazioni anatomofunzionali, per esempio a livello dell’apparato digerente».
E per la donna? «Per la mamma i benefici sono soprattutto psicologici: abbracciare il figlio appena venuto al mondo le permette di prendere coscienza dell’esistenza reale di un bambino che fino a quel momento è stato solo immaginato», spiega Indrio. Inoltre il contatto con il bebè innesca la produzione di ossitocina, un ormone che stimola le cellule dei dotti lattiferi della mammelle e induce una motivazione biologica all’allattamento.
Ma carezze e coccole tra madre e figlio, nei primi mesi di vita del neonato, sono importanti anche per prevenire la depressione post partum. «Il contatto aiuta la mamma a interfacciarsi com il neonato e a sentirsi adeguata, adatta al nuovo ruolo che deve ricoprire», chiarisce Indrio (guarda: la depressione post partum delle mamme famose). Se questa serenità manca nella madre, si entra in un circolo vizioso: la donna trasmette ansia al figlio che a sua volta ne soffre, sviluppando disturbi psicosomatici come le coliche (leggi: i rimedi per le coliche), che hanno per il 25% cause di natura psicologica.
nfine, ci sono effetti positivi anche sullo sviluppo del cervello del bebè: secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, il contatto fisico attraverso il massaggio neonatale migliora l’attività cerebrale (leggi: con le carezze si stimola l’attività cerebrale dei neonati).
E i papà? Anche loro vanno invitati ad abbracciare il neonato fin da subito, in sala parto. Lo stesso vale per gli eventuali fratelli, da coinvolgere appena possibile nel rapporto fisico col bebè. Un consiglio: i genitori dovrebbero cercare di stringere il neonato limitando gli strati di abiti, per far percepire calore e soprattutto odore della pelle. «I bebè hanno un sistema corticale cerebrale poco sviluppato e, come gli animali, tendono a riconoscere gli altri attraverso l’olfatto», conclude Indrio. «Per questo è bene evitare detergenti e detersivi con profumi aggressivi, che mascherano l’odore naturale di mamma e papà».
Federica Maccotta – OK Salute e benessere