Sci ai piedi, giacca a vento abbottonata, skipass a portata di mano… Ma quanto ne sapete della vita sulle piste? Lo snowboard è davvero così rischioso? Il fondo è alla portata di tutti? Quante settimane di presciistica servono?
Provate a rispondere e poi controllate quanto dicono i medici dello sport.
VERO O FALSO?
Due settimane di preparazione bastano
La presciistica è difficile e pesante
Ci sono esercizi specifici per ogni tipo di attività sciistica
È bene fare un controllo del sistema cardiocircolatorio
Lo sci è soprattutto uno sport per giovani
Lo sci è uno degli sport più traumatici
Lo snowboard è meno rischioso dello sci alpino
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
Per affrontare la stagione sciistica
due settimane di preparazione bastano
FALSO. «Una preparazione dell’ultima ora si può giustificare solo in soggetti che comunque praticano altri sport durante il resto dell’anno o che frequentino con regolarità (tre volte la settimana) la palestra», spiega Andrea Panzeri (puoi chiedergli un consulto), dirigente medico al Centro di traumatologia dello sport e chirurgia artroscopica dell’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. Solo in questo caso con una serie di esercizi specifici nelle ultime settimane si può ottenere qualche risultato.
La stragrande maggioranza della gente che intende sfruttare tre, quattro weekend e magari passare la classica settimana bianca a marzo dovrebbe già ai primi di novembre iniziare un corso di presciistica almeno una-due volte la settimana. Un mesetto intensivo a febbraio è sempre meglio che niente. Oggi non c’è in pratica palestra, anche piccola, che non offra questi corsi in ogni angolo d’Italia.
VERO O FALSO?
La presciistica è difficile e pesante
Ci sono esercizi specifici per ogni tipo di attività sciistica
È bene fare un controllo del sistema cardiocircolatorio
Lo sci è soprattutto uno sport per giovani
Lo sci è uno degli sport più traumatici
Lo snowboard è meno rischioso dello sci alpino
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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La presciistica è una ginnastica
difficile, pesante e complessa
FALSO. La presciistica è una ginnastica, al contrario, semplice, che si pratica in palestra con l’uso di pesi e di macchine, ma che si può proseguire anche a casa senza alcun attrezzo (guarda gli esercizi).
In pratica, serve a migliorare i movimenti, ad allungare e tonificare la muscolatura di braccia, tronco e naturalmente gambe, a renderci più agili. Con il risultato di potenziare il controllo degli sci e di ridurre sensibilmente il rischio di brutti traumi.
VERO O FALSO?
Ci sono esercizi specifici per ogni tipo di attività sciistica
È bene fare un controllo del sistema cardiocircolatorio
Lo sci è soprattutto uno sport per giovani
Lo sci è uno degli sport più traumatici
Lo snowboard è meno rischioso dello sci alpino
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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Ci sono esercizi specifici
per ogni tipo di attività sciistica
VERO. Oltre alla preparazione generale tendente a sciogliere muscoli e legamenti delle gambe, la presciistica deve interessare anche braccia e tronco.
Nello sci alpino, per esempio, è fondamentale la mobilità delle anche, nello sci di fondo bisogna curare braccia e pettorali oltre che il fiato, chi pratica snowboard e freestyle necessita di un’ottima muscolatura addominale.
VERO O FALSO?
È bene fare un controllo del sistema cardiocircolatorio
Lo sci è soprattutto uno sport per giovani
Lo sci è uno degli sport più traumatici
Lo snowboard è meno rischioso dello sci alpino
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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Prima di iniziare la stagione sciistica,
è bene fare un controllo generale
del sistema cardiocircolatorio
VERO. A parte il fondo, che è disciplina aerobica paragonabile alla maratona o al ciclismo, l’aspetto cardiovascolare nello sci non è in primo piano. Contano di più la condizione muscolare, l’agilità, il colpo d’occhio e così via.
Ma spesso si dimentica una cosa tanto ovvia da essere trascurata: a sciare si va in montagna. Quindi ogni tipo di sforzo, anche minimo, si svolge in quota. Non solo: se lo sci di fondo generalmente viene praticato più o meno alla stessa altezza, quello alpino prevede un continuo salire e scendere, con dislivelli in alcuni casi anche notevoli.
Questo comporta variazioni continue della pressione atmosferica, della presenza di ossigeno nell’aria e della temperatura con le relative modifiche organiche: aumento e diminuzione dei globuli rossi, concentrazione di emoglobina, dilatazione capillare e così via.
«Oltre al controllo della pressione a valle, io consiglio una visita medica stagionale in un centro di medicina dello sport. L’Italia ha, per fortuna, un primato mondiale in questo campo: abbiamo le migliori strutture del mondo», spiega Schönhuber.
VERO O FALSO?
Lo sci è soprattutto uno sport per giovani
Lo sci è uno degli sport più traumatici
Lo snowboard è meno rischioso dello sci alpino
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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Lo sci è soprattutto
uno sport per giovani
FALSO. Lo sci si può praticare dai quattro, cinque anni ai 70. Ovviamente parliamo di soggetti sani e vanno calibrate l’intensità, le discipline, l’altitudine. Senza dubbio, per esempio, lo sci di fondo, che a livello agonistico non è uno scherzo, praticato in modo tranquillo è sicuramente più adatto ai soggetti over 40, mentre lo snowboard per le sue caratteristiche si rivolge ai ragazzi, perché impararlo a 50 anni non è facile come a 16.
VERO O FALSO?
Lo sci è uno degli sport più traumatici
Lo snowboard è meno rischioso dello sci alpino
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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Lo sci è uno degli sport
più traumatici
FALSO. Esistono studi e ricerche che dimostrano come lo sport più traumatico in assoluto, a livello amatoriale, è il calcio a causa del contatto fisico tra avversari. Anche l’equitazione e la mountain bike vengono prima.
VERO O FALSO?
Lo snowboard è meno rischioso dello sci alpino
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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Lo snowboard è meno rischioso
dello sci alpino
VERO Tra le specialità sciistiche, gli incidenti sullo snowboard e quelli sugli sci più o meno hanno la stessa incidenza statistica, quindi si può dire che si equivalgono. Ma i traumi che ne derivano sono spesso meno gravi di quello alpino e non riguardano quasi mai le gambe. Ciò è spiegato dal modo con cui si pratica: sulla tavola, le ginocchia non risultano bloccate.
«In linea di massima, possiamo dire che le lesioni più probabili dello snowboardista riguardano spalle e braccia, mentre la pericolosità risiede nei traumi cranici o del rachide quando le evoluzioni non vanno a buon fine», spiega Panzeri.
Quasi la metà dei traumi subiti dai praticanti di sci alpino sono invece a carico del ginocchio (48% nello sci agonistico, 40% amatoriale) che, purtroppo, a causa delle torsioni subisce danni ai legamenti crociati.
Il meno traumatico in assoluto è lo sci di fondo, sport nel quale le cadute non avvengono in velocità, e sono spesso laterali, quindi interessano sostanzialmente mano e anca.
VERO O FALSO?
Il fondo può essere praticato da chi non ha mai sciato
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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Il fondo può essere
tranquillamente praticato
anche da chi non ha mai sciato
FALSO È una delle più comuni sciocchezze che circolano sulla neve. Ci si infila gli sci di fondo come se fossero delle racchette da neve e via si parte sicuri per la passeggiata. Poi ci si lamenta se la passeggiata finisce al pronto soccorso.
Più che una raccomandazione, è un ordine: non vi tragga in errore la poca pendenza delle piste, prendete invece lezioni di sci di fondo esattamente come prendereste lezioni di sci alpino.
VERO O FALSO?
Dopo una caduta, se si sente dolore va chiamato il soccorso alpino
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Se dopo una caduta si sente dolore,
è meglio non muoversi
e chiamare il soccorso alpino.
Potrebbe trattarsi di frattura
FALSO. In realtà, dopo i primi minuti seguiti alla caduta si può già in linea di massima valutare il danno. Se lo sciatore, anche aiutato, riesce ad alzarsi e a camminare, significa che non ha fratture agli arti inferiori: anche a livello statistico, il 55% dei traumi riguarda distorsioni, mentre le fratture non arrivano al 15%.
E se riesce a camminare sino a raggiungere da solo un posto di pronto soccorso, lo faccia: nell’ambiente freddo in cui si trova, la sua situazione fisica non peggiora col movimento.
«Il mio è anche una specie di appello al senso civico: l’uso del telefonino induce sempre più spesso gli sciatori infortunati, anche solo contusi o vittime di distorsioni, a chiamare il soccorso alpino se non addirittura l’elisoccorso anche quando non ce n’è bisogno», dice Schönhuber. «E fare intervenire barellieri o addirittura un elicottero senza un vero motivo, oltre a essere costoso, significa sottrarre i mezzi a chi magari in quel momento ne ha davvero bisogno».
Gian Maria Madella – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 5 febbraio 2010