Ottava tappa della salute (LEGGI) al 94° Giro d’Italia, a cura della Fondazione Umberto Veronesi, con OK media partner dell’iniziativa. Oggi si va da Sapri a Tropea (217 km): dalla Campania, dove è nata la dieta mediterranea, alla Calabria, patria delle cipolle rosse ricche di benefici per la salute.
Nel Cilento, e precisamente a Pioppi, è nata la dieta mediterranea, che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità. Fu un medico americano, Ancel Keys, al seguito delle truppe americane, a notare che la popolazione contadina locale si nutriva di pasta, pane, frutta, verdura, moltissimi legumi, ottimo olio extravergine d’oliva, pesce, pochissima carne. E questa dieta aveva una ricaduta positiva incredibile: l’incidenza di malattie gastrointestinali e cardiovascolari era molto più bassa che nella società americana.
Keys si stabilì a Pioppi dove studiò per 40 anni le abitudini alimentari locali per poi codificare scientificamente le porzioni della dieta mediterranea:
• 55-60% di glucidi, di cui l’80% complessi (pane integrale, pasta, riso, mais) e il 20% di zuccheri semplici;
• 10-15% di proteine;
• 25-30% di grassi (olio di oliva);
• frutta e verdura occupano un posto di rilievo per le vitamine, i minerali, gli antiossidanti e le fibre che forniscono.
Keys è vissuto fino a 104 anni e per tutta la vita ha esplorato il patrimonio alimentare del nostro Sud, scoprendo anche le potenzialità benefiche della cipolla di Tropea, di cui recenti studi hanno dimostrato le proprietà antimicrobiche: i flavonoidi contenuti in essa sono capaci di fare in modo che non si sviluppino vari tipi di batteri.
I flavonoidi sono in grado di mettere in atto un’azione antinfiammatoria, protettrice del cuore e del sistema cardiovascolare ed efficace anche nella prevenzione dei tumori. Il bulbo della cipolla tra l’altro ha un alto livello nutritivo, perché contiene vari sali minerali, come il sodio, il potassio, il silicio e altri.
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Ultimo aggiornamento: 14 maggio 2011