Quella della pappa reale è una leggenda. Le sue doti benefiche, quasi magiche, sono decantate soprattutto in Italia: da Nord a Sud la si consiglia per debellare l’influenza, allontanare lo stress, dissipare la depressione, combattere la mancanza di appetito, i disturbi ormonali e perfino le affezioni cutanee.
Nessuna prova a favore
In realtà, basterebbe leggere le conclusioni riportate in materia dall’autorevolissima Encyclopaedia of food science, food technology and nutrition: «Non c’è ragione per cui la pappa reale debba avere effetto alcuno sull’organismo umano e non c’è prova scientifica che lo dimostri». Capito? Il mito nasce dalla constatazione che la pappa reale è prodotta dalle api nutrici solo come cibo di quelle larve destinate a diventare api regine.
Miracolosa solo per gli insetti
E forse è stata l’osservazione che l’ape regina vive 40 volte più a lungo delle operaie a far pensare che il suo cibo giovi anche agli umani. La pappa reale non ha nulla di misterioso: aspetto granuloso, colore bianco, odore leggermente acido. La composizione? 66% acqua, 14% zuccheri, 10% proteine, 6% grassi e 1% sali minerali.
«I vantaggi nutritivi sono legati alla presenza di zuccheri semplici (rapidamente assorbibili), al contenuto in lisina della frazione proteica, alla presenza di acido pantotenico e di inositolo (vitamine del gruppo B): niente di più di ciò che si trova negli alimenti consumati di solito, semmai in quantità addirittura minore», spiega il nutrizionista Carlo Cannella.
È vero che, facendo la somma degli ingredienti, manca un 3%… Si nasconde lì il portentoso elisir ? «No, mi spiace: quella frazione è costituita prevalentemente da acido idrossidecenoico, che si ritiene agisca come sostanza stimolatrice del metabolismo per l’ape, ma che non ha alcun particolare effetto sul nostro organismo», conclude Cannella. In sintesi: la pappa reale è certo un alimento straordinario, ma solo per le api. Anzi, per le larve delle api. Mangiarla è per l’uomo come per gli insetti sarebbe nutrirsi del latte prodotto dai mammiferi.
Alberto Paleari – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 11 novembre 2010