Henri Poincarè, filosofo francese, diceva: «Creatività è unire elementi esistenti insieme con connessioni nuove, che siano utili». Si pensi alle grandi scoperte, quelle invenzioni che hanno cambiato la storia dell’uomo, dalla lampadina al telefono. Si pensi al design (guarda la gallery), alla musica o all’architettura. Ma ci vuole fantasia anche per risolvere in poco tempo i piccoli rompicapi quotidiani.
Il 2009 è l’anno europeo della creatività, promosso dall’Unione europea con l’obiettivo di «accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’innovazione e delle idee, in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico».
Essere creativi è un talento o un’abilità che si può affinare? I più recenti studi hanno mostrato che in base ai test le persone creative risultano sì intelligenti, ma nella media, ed è accertato che oltre un certo livello il quoziente di intelligenza non serve a potenziare la creatività. Insomma, una certa testa è necessaria ma non sufficiente per avere un’idea geniale.
«La creatività non è intelligenza pura bensì un modo del pensiero che procede per associazioni tra idee e nozioni e dà origine a connessioni inedite, fino ad arrivare alla risoluzione di problemi, alla scoperta e all’invenzione», spiega Antonio Malgaroli, fisiologo e ricercatore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Gli fa eco Alberto Oliverio (puoi chiedergli un consulto), neurologo e docente di psicobiologia alla Sapienza di Roma: «Un cervello più o meno prodigioso si forma per l’azione combinata di molti geni, nel Dna, e dell’ambiente, la cui influenza ha grande peso». Importanti, dunque, i fattori ereditari come anche le esperienze e l’educazione.
Quindi sta a voi coltivare e sviluppare l’abilità. Come? Se l’espressione «non riuscire a cavare un ragno dal buco» è quella che meglio descrive il vostro atteggiamento davanti a un problema da risolvere o a una proposta da coniare per il capo, non scoraggiatevi. Ecco un percorso in otto tappe, basato su studi ed esperimenti scientifici delle università di mezzo il mondo.
• Lasciate vagare i pensieri
• Colorate il vostro mondo di blu
• Fatevi delle belle dormite
• Condividete le vostre intuizioni con gli altri
• Partite per un viaggio ogni tanto
• Non smettete di giocare
• Provate a inventare storie
• Superate i blocchi intellettivi
Lasciate vagare i pensieri. Se avete un compito difficile da portare a termine in ufficio e non sapete da che parte girarvi, non restate come baccalà a osservare i fogli leggendoli e rileggendoli, ma distraetevi, pensate ad altro e lasciate vagare la mente, come se foste sotto una doccia calda o sdraiati sul divano a rilassarvi. Dopo qualche minuto sarete più creativi e riuscirete a dipanare il bandolo della matassa più in fretta.
L’esperimento della Goldsmith University di Londra. Il neuroscienziato Joydeep Bhattacharya ha sottoposto ad alcuni volontari un puzzle verbale di difficoltà piuttosto elevata e ha osservato come funzionavano i loro cervelli mentre cercavano la soluzione. Ha poi dato loro un indizio che poteva aiutarli. Nella testa di quelli che erano arrivati per primi alla soluzione Bhattacharya ha rilevato, attraverso un elettroencefalogramma, una massiccia emissione di onde bioelettriche di tipo alfa, cioè a bassa frequenza, segno di un’attività cerebrale rallentata, come accade in un momento di relax.
Queste persone, poi sottoposte a un questionario, hanno dichiarato di essere arrivate alla soluzione non focalizzandosi sull’indizio ma avendo ragionato per analogie e associazioni, distraendosi dal problema effettivo. Al contrario, chi non era arrivato in tempo allo scioglimento del gioco aveva un’attività cerebrale caratterizzata dalla presenza massiccia di onde gamma, quelle ad alta frequenza che vengono emesse quando si ragiona in modo logico e razionale.
Gli altri metodi per diventare più creativi:
• Colorate il vostro mondo di blu
• Fatevi delle belle dormite
• Condividete le vostre intuizioni con gli altri
• Partite per un viaggio ogni tanto
• Non smettete di giocare
• Provate a inventare storie
• Superate i blocchi intellettivi
Colorate il vostro mondo di blu. Volete dipingere, scrivere un romanzo o progettare la casa al mare? Sedetevi in una stanza dalle pareti color oceano e vedrete che la vena creativa si sprigionerà.
Lo studio della University of British Columbia (Canada). Da sei test condotti tra il 2007 e il 2008 su un campione di 600 persone, i ricercatori guidati da Juliet Zhu, hanno scoperto che il blu stimola la fantasia.
Lo studio canadese, pubblicato sulla rivista Science, si è basato su una serie di prove: alcune consistevano nella memorizzazione di una lista di termini, altre nella soluzione di anagrammi, altre ancora nello sviluppo di idee originali quali, per esempio, l’invenzione di giocattoli per bambini.
I test si sono avvalsi di un computer, il cui colore dello schermo si è alternato tra varie tinte. Ebbene, in corrispondenza di uno sfondo blu gli studiosi hanno riscontrato un livello di creatività nei compiti quasi doppio rispetto ad altri colori.
Gli altri metodi per diventare più creativi:
• Fatevi delle belle dormite
• Condividete le vostre intuizioni con gli altri
• Partite per un viaggio ogni tanto
• Non smettete di giocare
• Provate a inventare storie
• Superate i blocchi intellettivi
Fatevi delle belle dormite. Dopo una notte di sonno sarete più creativi. Quindi, se vi aspetta una giornata in cui vi tocca spremere le meningi, fatevi delle belle dormite. Al mattino appena svegli si hanno le idee migliori e magari si risolvono in un batter di ciglia questioni su cui si è rimuginato per giorni.
I test dell’Università di San Diego (Usa). Secondo i risultati ottenuti dalla psichiatra Sara Mednick (pubblicati a giugno su Proceedings of the National Academy of Sciences)il segreto starebbe tutto nella fase
Rem
(Rapid eye movement): in questi momenti, spiega Mednick, il cervello massimizza l’elaborazione creativa e la capacità di trovare soluzioni a problemi che richiedono l’associazione di concetti e parole tra loro scollegate. I ricercatori californiani guidati da Mednick hanno chiesto a un gruppo di persone di eseguire un test di creatività chiamato Remote association test (Rat): si danno tre parole e si chiede di cercarne una quarta che sia collegata a tutte e tre.
Confrontate le performance dei volontari al Rat dopo una pennichella con o senza fase Rem, oppure dopo un periodo di riposo senza dormire, è emerso che solo dopo il riposino con i sogni i partecipanti ottenevano i migliori risultati. «Il nostro studio mostra che la fase Rem potenzia l’integrazione di informazioni non associate per la soluzione di problemi, un processo che, si pensa, potrebbe essere facilitato dalla modulazione dei neurotrasmettitori attivi in quella fase del sonno», spiega Mednick.
Gli altri metodi per diventare più creativi:
• Condividete le vostre intuizioni con gli altri
• Partite per un viaggio ogni tanto
• Non smettete di giocare
• Provate a inventare storie
• Superate i blocchi intellettivi
Condividete le vostre intuizioni con gli altri. Vi è venuta un’intuizione geniale con la quale, siete sicuri, farete rimanere di sasso il capo e volete tenervela tutta per voi. Sbagliato. Perché le idee migliori vedono la luce non chiudendosi in un’ispirazione solitaria ma durante i cosiddetti brain storming, cioè momenti di interazione e condivisione con colleghi, a condizione di stimarli e di fidarsi di loro.
Gli studi dell’Università del New Mexico (Usa). «Abbiamo verificato che per essere veramente creativi occorrono intensi contatti sociali fondati sulla fiducia», dice la psicologa Vera John-Steiner, autrice di Creative collaboration (Oxford University Press). «Basta guardare alle coppie di scienziati famosi che hanno condiviso una vita di studi insieme: Albert Einstein e Niels Bohr, Marie e Pierre Curie».
Gli altri metodi per diventare più creativi:
• Partite per un viaggio ogni tanto
• Non smettete di giocare
• Provate a inventare storie
• Superate i blocchi intellettivi
Partite per un viaggio ogni tanto. Se guardando fuori dalla finestra dell’ufficio vi sentite mancare il fiato e sono giorni che sul lavoro non combinate un’acca, meditate una piccola vacanza o un viaggio all’estero. Cambiare aria è uno dei propulsori del pensiero creativo. Del resto, cosa sarebbe stato il pittore Paul Gauguin senza Tahiti o lo scrittore Ernest Hemingway senza la Spagna?
Le analisi della Northwestern University di Chicago (Usa). Lo psicologo Adam Galinsky ha preso in esame un gruppo di persone che avevano speso alcuni anni della loro vita all’estero e le ha confrontate con altra gente che non si era mai mossa dal Paese d’origine. Ebbene, i primi erano in grado di risolvere con maggiore rapidità il rompicapo della candela di Duncker (come appendere una candela alla porta di una stanza usando in modo non convenzionale oggetti apparentemente inservibili). Erano cioè in grado di rompere quella che Duncker chiamava fissità funzionale, ovvero la tendenza, comune agli esseri umani, a impiegare gli oggetti per la sola funzione per cui sono stati pensati in origine. «Questo accade perché chi si trova costretto ad adattarsi a una cultura straniera imparando una lingua e usi e costumi differenti diventa più flessibile anche nel modo di pensare e maggiormente in grado di accettare e ricombinare idee e concetti per sfruttarli al meglio e senza spreco di energie», conclude Galinsky.
Gli altri metodi per diventare più creativi:
• Non smettete di giocare
• Provate a inventare storie
• Superate i blocchi intellettivi
Non smettete di giocare. Giocate: con gli amici, con i figli, recuperando la vostra passione per gli scacchi o lanciandovi in sfide a tennis con il vicino di scrivania. Tombola, poker, barzellette sono molto più che uno svago, quasi una terapia: sciolgono le tensioni e aumentano la concentrazione, allontanando per un po’ le preoccupazioni. «L’attività ludica è importante anche per la costruzione di un cervello flessibile», sostiene Marc Bekoff, docente di ecologia e biologia evolutiva all’Università del Colorado. «Negli animali ma anche negli uomini, è un fondamentale addestramento per l’imprevedibile, per l’adattamento ai cambiamenti». E giocare fa bene anche alla creatività».
Lo studio dell’Università di Montréal (Canada). Un team di ricercatori ha scoperto che in ufficio bastano pochi minuti dedicati a un passatempo al computer per migliorare le prestazioni lavorative.
Infatti, chi interrompeva il lavoro per giocare cinque minuti al computer, tornava alla scrivania con il 17% di cortisolo in meno nel sangue e risolveva più in fretta il compito che gli era stato assegnato.
Gli altri metodi per diventare più creativi:
• Provate a inventare storie
• Superate i blocchi intellettivi
Provate a inventare storie. Creatività vuol anche dire capacità di inventare e dare vita a mondi che travalicano la percezione sensoriale. «È il lavoro dell’artista che si sforza di tradurre o raffigurare in termini concreti realtà sfuggenti, concetti al limite dell’astrazione, luci e atmosfere», dice Oliverio. In pratica, per farsi venire un’idea geniale o risolvere il problema della giornata in pochi minuti, può essere utile imparare a inventare storie, cioè a ri-rappresentare la realtà da più punti di vista.
Gli esercizi suggeriti dallo psicobiologo della Sapienza di Roma. Per sviluppare l’immaginazione creativa provate ad allenarvi seguendo i consigli del neurologo Oliverio, autore del volume Come nasce un’idea (Rizzoli): si tratta di associare immagini e costruirci su piccoli racconti.
• Concentratevi su una persona, un’esperienza o un luogo particolare.
• Evocate una serie di immagini che vi vengono in mente per associazione, per esempio: la tale persona mi ricorda una pantera, è come una macchina da corsa, è come un temporale in arrivo. Cercate di evocare almeno cinque o sei immagini diverse.
• Utilizzando queste immagini costruite una storia dotata di un significato. Per esempio: il cielo si stava annuvolando all’orizzonte e lampi sempre più frequenti illuminavano la strada. All’improvviso si è sentito un tuono ma, in realtà, si trattava di una macchina da corsa che avanzava velocemente: quando è stata a pochi metri da me ho visto che sul cofano luccicava la statuetta di una pantera pronta a balzare in avanti…
• Una volta costruita la storia, sopprimete qualche immagine, due su sei, per esempio, e ricostruite la vostra vicenda, oppure cambiatela completamente. Potete fare questo esercizio per rilassarvi la sera, prima di dormire, oppure la mattina prima di una giornata densa di impegni, per cominciare a far funzionare il cervello.
L’ultimo metodo per diventare più creativi:
• Superate i blocchi intellettivi
Superate i blocchi intellettivi. La creatività può essere bloccata da diversi fattori. «Alcuni sono percettivi, legati cioè a un insieme di ostacoli cognitivi per cui un problema non viene individuato o ci si arresta nel coglierne i nessi», spiega Oliverio. Altri, invece, sono blocchi emotivi, dalla paura di sbagliare a quella del giudizio altrui. Possono essere superati: una volta individuati, vi sembrerà più facile arrivare al quid della questione o trovare lo sprint per far colpo sul professore durante l’esame.
Ecco quali sono secondo Oliverio. Ripetetevi mentalmente questi quattro passaggi quando vi trovate in difficoltà, prima di affrontare una prova importante in cui dovete dimostrare di essere brillanti e geniali e impegnatevi a superarli.
• «Ho paura di sbagliare, di fare una brutta figura».
• «Mi sto fermando alla prima idea che mi è venuta in mente».
• «Sono troppo rigido nel mio modo di pensare: non esco dal tracciato, mi fermo a quello che ho letto su libri o manuali, ignoro spunti che provengono dall’esterno».
• «Mi focalizzo troppo sulla ricerca del successo che potrebbe avere la mia idea».
Francesca Gambarini – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 16 dicembre 2009