Se in passato le scene erotiche e i personaggi disinibiti rappresentavano un tabù, ora la tecnologia ha spalancato le porte alla nuova frontiera erotica dei videogames. Film porno dove l’uomo si incarna quale spettatore inerme davanti alle scene hard? No, la fantasia ci spinge a voler interagire in maniera virtuale con i protagonisti dei giochi.
Nulla di attuale, in realtà. Se si fa una piccola ricerca si scopre che già nel 1982 la software house Mystique propose un primo videogioco dal nome Custer’s Revenge, gioco d’azione a sfondo erotico. Protagonista un uomo che per indumenti ha solo un cappello da cowboy, stivali e bandana, il tutto accompagnato da una sua ostentata e continua erezione. Scopo del gioco è quello di far uscire indenne il personaggio da una pioggia di frecce e infine di farlo accoppiare con una giovane indiana legata a un palo. Ma (visti i contenuti più che espliciti) il gioco venne ritirato dal commercio.
Ciononostante, il pianeta virtuale ha continuato a sfornare e ad alimentare la fantasia dell’uomo proponendo altri giochi dal contenuto hot. A partire da Lula-The sexy Empire, passando alla Soft Porn Adventure, fino al Cover Girl Strip Poker, dove lo scopo è battere una sensuale avversaria (scelta fra otto possibili ragazze). A ogni mossa azzeccata la ragazza si libera di un proprio indumento fino a denudarsi completamente qualora il giocatore vinca la partita.
In Giappone i giochi a sfondo erotico sbocciano come fiori in primavera. Dai Manga a giochi come Oppai Sliders 2, che ha come protagoniste tre ragazze che il giocatore deve saper eccitare manipolando le loro zone erogene utilizzando oggetti di diversa natura. Il titolo del gioco, che riporta il termine «seno», è stato scelto per via dell’applicazione che offre al giocatore. Ovvero la possibilità di creare, a seconda della sua fantasia e delle sue preferenze, l’aspetto fisico delle ragazze protagoniste, personalizzandone il corpo, dalla dimensione del seno fino al colore degli occhi, oltre al nude look degli abiti.
Giunti negli anni 90 troviamo Tomb Raider. Lei, l’esplosiva Lara Croft protagonista di un gioco di pura azione che non ha nulla a che vedere con l’erotico, anche se quel suo seno prorompente e quegli shorts accattivanti sono comunque un richiamo esplicito all’intrattenimento sessuale.
Per il 2014 ci sono in serbo tante novità. una, in particolare, di cui si parla da un po’, porta il nome di Wicked Paradise. Ideato dall’imprenditore belga J. van Den Bosch, il videogame erotico è stato pensato e realizzato per dare la possibilità al giocatore di interagire con i personaggi virtuali. Tutto ciò è reso possibile grazie all’alta risoluzione che permette ai personaggi di assumere un aspetto e delle movenze quasi reali, supportato anche da sofisticate apparecchiature come l’Oculus Rift. Uno degli obiettivi del giocatore sarà quello di conquistare giovani fanciulle e avere rapporti sessuali con loro, saltando i convenevoli.
Obiettivo principale di questa miriade di giochi resta quello di eccitare il giocatore, dando spazio alle varie sfaccettature del sesso, anche nel gioco virtuale.
Fabiana Salucci, studentessa del corso di laurea in Psicologia della Devianza e Sessuologia indirizzo Sessuologia dell’Università degli Studi dell’Aquila (coordinatore: prof.Emmanuele A. Jannini).