La sindrome da malattia post-orgasmica (Post-orgasmic illness syndrome, o Pois) è un raro mix di sintomi che si verificano subito dopo l’eiaculazione, descritti per la prima volta dal mio collega e amico Marcel D. Waldinger, psichiatra olandese oggi scomparso, con cui pubblicai diversi lavori sull’eiaculazione precoce. Si tratta di casi clinici caratterizzati da sintomi simil-influenzali, come mialgie, affaticamento e vampate di calore associate a segni allergici locali, a mal di gola, gocciolamento nasale, eritema cutaneo e sensazione di bruciore agli occhi, diminuzione della capacità di concentrazione e irritabilità che si verifica tipicamente poco dopo l’eiaculazione.
Dopo la descrizione di Marcel, capitò anche a me un paziente così: Alessio, costretto in fondo a un letto per quasi una settimana dopo ogni eiaculazione sia che avvenisse spontaneamente come polluzione notturna, sia a seguito di masturbazione o di un rapporto sessuale completo; altro che Covid! Gli effetti fisici e psicologici possono significativamente influenzare la qualità della vita di chi soffre di Pois, in questo caso essenzialmente maschi. Infatti, per evitare questi sintomi, i pazienti tendono a ridurre al minimo l’attività sessuale o tentano addirittura di evitare l’eiaculazione quando fanno l’amore. È stato il caso di Alessio, che lasciò la fidanzata per sopravvivere alla Pois, riducendosi però a soffrire comunque di questa sindrome più o meno una volta al mese quando eiaculava, fisiologicamente e inevitabilmente, nel sonno.
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La sindrome da malattia post-orgasmica è una malattia rara
La prevalenza della sindrome è sconosciuta ed è difficile da determinare, poiché è probabile che molti individui affetti non richiedano cure mediche, così come è vero che la maggior parte dei medici, e forse anche dei sessuologi, non è a conoscenza della sindrome. I National Institutes of Health (i famosi Nih) di Bethesda riconoscono la Pois come una malattia rara; tuttavia, recentemente c’è stato un aumento di autodiagnosi di Pois nei gruppi di pazienti che si raccolgono in Rete.
Quali sono le cause?
Il collega Waldinger ipotizzò che la Pois sia un paradossale fenomeno immunologico, come una malattia autoimmune o allergica che genera una reazione infiammatoria a una qualche sostanza nel liquido seminale, peraltro non identificata con certezza. Certo è che è una condizione estremamente invalidante e capace di generare molta sofferenza sia nei pazienti che ne sono affetti, sia nei partner.
Come si cura la sindrome da malattia post-orgasmica?
La Pois è stata trattata come un’allergia (con antistaminici o con terapie iposensibilizzanti nei confronti dello sperma), come un’infiammazione severa (con antinfiammatori e cortisonici), come una forma di paradossale ipogonadismo (con la gonadotropina corionica umana che stimola il testicolo a produrre testosterone), come una depressione associata a tratti ansiosi (con antidepressivi e ansiolitici).
I risultati non sono sempre soddisfacenti, così come i tentativi con nutraceutici e integratori come la niacina, la foglia di olivo, il fieno greco, la Serenoa repens che si usa per i sintomi prostatici e associazioni di papaina, vitamine C ed E, a elevato contenuto di bromelina, tripsina e chimotripsina, per esercitare un polimorfo e completo intervento antinfiammatorio, lenitivo e antiossidante. Il caso di Alessio che ho menzionato prima si chiuse abbastanza bene, ma non fu solo grazie a queste medicine. Lavorammo infatti anche sul complesso di colpa inconscio, presentissimo e assai invadente, anche se il paziente non se ne rendeva assolutamente conto, che un’educazione fortemente repressiva aveva generato nei confronti dell’eiaculazione.
I cinque criteri clinici per la diagnosi di Pois
- Sintomi di sensazione di stato simil-influenzale, estrema stanchezza o esaurimento fisico, debolezza muscolare, febbre o sudorazione, disturbi dell’umore e/o irritabilità, difficoltà di memoria e di concentrazione, linguaggio incoerente, congestione del naso o lacrimazione, prurito agli occhi.
- Tutti i sintomi si manifestano immediatamente (secondi) o presto (p. es., minuti) o entro poche ore dall’eiaculazione sia coitale, sia provocata dalla masturbazione, sia spontanea (polluzione notturna).
- I sintomi si verificano sempre o quasi sempre, cioè in più del 90% delle eiaculazioni.
- La maggior parte di questi sintomi dura per 2-7 giorni.
- I sintomi possono scomparire spontaneamente o ridursi con varie terapie.
Emmanuele A. Jannini, professore ordinario di endocrinologia e sessuologia medica al dipartimento di medicina dei sistemi dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e presidente dell’Accademia italiana della salute della coppia.