Sessualità

Sesso: menopausa e calo della libido

A causa della diminuzione degli ormoni il corpo non trova più le “giuste motivazioni” per attivare la spinta al sesso. L'esperta di OK Rossella Nappi spiega come affrontare questo momento delicato nella vita di coppia

Se ne parla poco, perché nei confronti della sessualità femminile ci sono ancora molti preconcetti, ma il calo della libido in menopausa è una realtà difficile da affrontare per molte donne. Si può superare? E come vivere in serenità anche questo aspetto della menopausa? Ne abbiamo parlato con l’esperta di OK Rossella Nappi, ginecologa e sessuologa, professore associato della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Pavia – IRCCS Policlinico San Matteo (puoi chiederete un consiglio qui).

È vero che durante la menopausa si va incontro a un calo della libido o sono soltanto “sensazioni”?
Facciamo subito una distinzione tra calo della libido, che concerne l’aspetto biologico e ormonale della vita sessuale, e calo del desiderio che riguarda invece il lato più intimo e psicologico del sesso. Durante la menopausa avvengono tutta una serie di mutamenti ormonali che portano a un calo della libido, perché la spinta biologica alla sessualità, condizionata appunto da fattori ormonali, viene meno. In poche parole il corpo non trova più le “giuste motivazioni” per attivare la spinta al sesso, finalizzato alla riproduzione, perché la donna non è più fertile. Non è bello, ma la natura ci ha costruito così.
Il calo della libido comincia prima della menopausa, intorno ai 40 anni, ed è legato alla progressiva diminuzione degli ormoni maschili, primo fra tutti il testosterone che stimola i comportamenti sessuali e influenza anche la produzione di dopamina, che è uno dei neurotrasmettitori più importanti per l’attività sessuale. Un altro neurotrasmettitore che agisce anche sulla sfera sessuale e che diminuisce durante la menopausa è la serotonina, che regola il sonno, la fame, l’umore ed è sensibile all’azione degli estrogeni.

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Che cosa succede nell’intimità?
In menopausa il cervello della donna risponde meno prontamente agli stimoli biologici, dunque si allungano i tempi della risposta sessuale. I tessuti periferici della vulva e del clitoride sono meno sensibili e si ha una ridotta risposta orgasmica. L’atrofia vaginale è una delle conseguenze del calo ormonale, soprattutto degli estrogeni, che si verifica con ridotta lubrificazione e poca elasticità. Questi disturbi possono rendere doloroso il rapporto sessuale, tanto da evitare l’approccio sessuale con il partner.

Quali rimedi si possono adottare per ritrovare il desiderio?
Le terapie estrogeniche vaginali e la Tos aiutano a contrastare i disturbi legati alla menopausa. Di recente è stato messo in commercio un nuovo farmaco orale a base di ospemifene che ha un’azione esclusiva sui tessuti vaginali. Questo farmaco, un’arma in più contro l’atrofia vaginale, è una sostanza che si comporta come un estrogeno ad azione intelligente che non stimola le mammelle e l’utero preservandoli da possibili risvolti tumorali. Per chi soffre di carenza androgenica e ha calo della libido e conseguente ridotta lubrificazione può utilizzare il tibolone che è una speciale forma di Tos.
Le terapie galeniche sono anche efficaci: il testosterone locale in crema base all’1 o 2 per cento migliora la risposta vaginale. Anche il Dhea in polvere da incapsulare non ha effetti collaterali e può migliorare la libido. E’ allo studio un Dhea Vaginale.
Altre possibilità sono gli integratori, come ad esempio il ginko biloba e il magnesio, che sono di supporto alle terapie tradizionali per migliorare la qualità della vita.
È importante tenere a mente che non esiste una pastiglia miracolosa che risolve ogni disturbo e non si può delegare tutto alla terapia farmacologica, ma si deve reagire anche psicologicamente e cercare di ritrovare una nuova intimità.

Uno stile di vita attivo e sano può aiutare a superare meglio questa fase della vita di una donna?
In menopausa la donna si sente meno bella perché il suo corpo sta cambiando, si sente meno vitale, stanca e di conseguenza meno desiderabile. Tutti questi fattori contribuiscono al fatto di essere meno aperta e disponibile sessualmente nei confronti del partner. La funzione sessuale si basa sull’efficienza psicofisica del nostro organismo, quindi un corpo sano, attivo, “efficiente” sarà anche più pronto sessualmente. Lo sport ossigena i tessuti e aumenta le endorfine, e aiuta anche a incrementare la produzione di testosterone. È stato dimostrato che chi vive più a lungo e bene fa anche più sesso.

Come affrontare in serenità questo passaggio della vita?
La menopausa è un periodo di bilanci per la donna, cambiano i valori, ci si confronta con una nuova se stessa. Non ci si deve abbattere e vivere di frustrazioni, perché ogni stagione ha i suoi frutti, ma si dovrebbe sfruttare questo momento della vita per concentrarsi su stessa e sulla propria vita, cercando di preservare la salute e con essa il buon umore.
L’importante è mantenere un dialogo nell’intimità, rilanciare la coppia, trovare nuovi stimoli e valori. Fare cose insieme, condividere aiuta la sessualità. Parlare con il partner delle proprie paure aiuta a superarle insieme. Non importa quanti rapporti si hanno, ma quanto si è felici. Da giovani si dava più importanza alla “performance”, ora sono l’intimità e la complicità ad avere un ruolo primario. Invecchiare non fa piacere a nessuno, ma è comunque un privilegio.

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