Quanto durerà l’amore? È questa la domanda che spesso ci si pone quando una relazione comincia a essere seria. Secondo una ricerca dell’Università dell’Illinois, pubblicata sul Journal of Marriage and Family, esistono 4 tipologie di coppie, alcune possono funzionare, altre no. Naturalmente ci sono alcune relazioni che possono essere anche un mix tra diverse fattispecie di coppie. Bisogna cercare di trovare l’equilibrio giusto, con attenzione e pazienza. Ci si può consolare con il fatto che una vita insieme, migliora anche la salute. Ecco intanto le quattro tipologie di coppie stilata dai ricercatori in forza all’ateneo americano.
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Coppie drammatiche
Una relazione fatta di alti e bassi, nelle coppie drammatiche i partner trascorrono molto tempo per conto proprio, lontano anche da famiglia e amici; avranno durata breve
Coppie combattenti
I litigi sono frequenti e anche per loro la durata sarebbe limitata. Dalla loro hanno un vantaggio, perché il fatto di litigare e cercare di chiarire, alla fine rende il rapporto più stabile.
Coppie socialmente impegnate
Alla base del loro rapporto c’è l’interazione con amici e familiari. Anche a loro i ricercatori danno vita breve ma come nel caso delle coppie combattenti, proprio perché si discute e si interagisce molto, anche con gli altri, la relazione è più stabile.
Coppie focalizzate sul partner
Secondo la ricerca sono quelle destinate a durare più a lungo, perché hanno livelli più alti di coscienza della coppia, i partner sono molto attenti e riflessivi e il rapporto nel tempo si approfondisce. Questo modo di agire spinge la coppia in avanti e compensa gli inevitabili momenti si tensione che tutti, in coppia, ci troviamo ad affrontare.
Se vogliamo dar retta alla scienza, dunque, il consiglio è di focalizzarsi sul partner e sul suo benessere. Un’attenzione a 360 gradi che riguarda i momenti in cui si sta insieme, le scelte quotidiane e anche i momenti in cui bisogna affrontare problemi di salute compresi i disturbi che potrebbero presentarsi anche nell’intimità, come problemi dell’erezione per lui, e secchezza e atrofia vaginale per lei. Nella donna eventuali dolori durante il rapporto vanno sempre indagati e risolti con l’aiuto del ginecologo, perché potrebbero essere sintomo di vulvodinia, una malattia ancora spesso misconosciuta (per saperne di più leggi qui).