Malattie sessualmente trasmissibili

Farmaco anti HIV eletto “scoperta dell’anno” negli USA

Già rimborsabile in Italia rappresenta una vera rivoluzione nella prevenzione dell'HIV

Un farmaco anti HIV eletto scoperta dell’anno negli USA da parte della rivista scientifica Science. Si tratta di  lenacapavir, farmaco innovativo che promette di rivoluzionare la prevenzione dell’infezione da HIV, responsabile dell’AIDS.

Farmaco anti HIV: cos’è Lenacapavir e come funziona?

Lenacapavir è il risultato di decenni di ricerca finanziata dall’NIH (National Institutes of Health) statunitense per studiare la struttura tridimensionale delle proteine del virus HIV. Questi studi hanno portato allo sviluppo di farmaci rivoluzionari, come gli inibitori delle proteasi, che oggi consentono di azzerare la carica virale nei pazienti e ridurre la trasmissibilità dell’infezione.

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Lenacapavir si distingue per il suo bersaglio innovativo: il capside del virus HIV, una struttura proteica che protegge il materiale genetico del virus e gioca un ruolo cruciale nella replicazione virale. Alterando questa struttura, lenacapavir impedisce al virus di replicarsi e infettare nuove cellule.

Lenacapavir in Europa

Attualmente il farmaco è approvato nell’Unione Europea ed è rimborsabile in Italia dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per l’uso combinato con altri antiretrovirali nei pazienti adulti con infezioni resistenti ai farmaci convenzionali. Questo rappresenta già un importante passo avanti per il trattamento dell’HIV in casi complessi.

Lenacapavir nella Prevenzione dell’HIV

Gli studi clinici in corso mostrano che lenacapavir potrebbe avere un impatto rivoluzionario nella prevenzione dell’HIV. La sua formula iniettabile a lunga durata d’azione, somministrata due volte l’anno, offre un’efficacia straordinaria come profilassi pre-esposizione (PrEP):

  • Studio Purpose-1: Ha coinvolto oltre 5.300 donne e ragazze cisgender in Sudafrica e Uganda, dimostrando un’efficacia del 100% nella prevenzione dell’HIV.
  • Studio Purpose-2: Condotto in 88 centri di diversi paesi (Perù, Brasile, Argentina, Messico, Sud Africa, Thailandia, Stati Uniti), ha mostrato che nel gruppo trattato con lenacapavir si sono verificati solo 2 casi di infezione su 2.179 persone, rispetto ai 9 casi riscontrati nel gruppo con PrEP convenzionale orale.

I vantaggi di Lenacapavir

Secondo Andrea Gori, professore di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano e presidente di Anlaids Onlus, lenacapavir potrebbe rivoluzionare la lotta all’HIV grazie ai suoi molteplici vantaggi:

  • Azione a lunga durata: Riduce i problemi di aderenza alla terapia rispetto alla PrEP orale, che richiede una somministrazione giornaliera e può essere dimenticata o non disponibile in alcune aree.
  • Riduzione dello stigma: Essendo un trattamento iniettabile semestrale, elimina il bisogno di assumere pillole quotidianamente, una pratica che può diventare motivo di discriminazione.

Sfide e prospettive future

L’approvazione su larga scala di lenacapavir potrebbe contribuire significativamente a ridurre le nuove infezioni da HIV in tutto il mondo. Tuttavia, come sottolinea Gori, il successo dipenderà dalla sostenibilità economica del trattamento: «Se il costo sarà contenuto, potrà essere impiegato su larga scala, abbattendo drasticamente le nuove infezioni. Altrimenti, rischia di essere destinato solo a una ristretta fascia di persone ad alto rischio, con un impatto limitato».

Conclusioni

Lenacapavir rappresenta una svolta storica nella prevenzione dell’HIV, offrendo una speranza concreta per controllare la diffusione del virus su scala globale. La sua implementazione su larga scala richiederà un impegno congiunto di governi, industrie farmaceutiche e organizzazioni internazionali per garantire l’accesso equo a questo trattamento rivoluzionario.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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