Impacciati e con la testa tra le nuvole? Tutto il contrario: i timidi sono più attenti e concentrati degli estroversi. Una ricerca americana ha studiato il loro cervello e il modo di percepire la realtà esterna. Il risultato è che gli introversi ragionano maggiormente e, di fronte a uno stimolo visivo, immagazzinano più dettagli.
Lo studio della Stony Brook University (New York) ha sottoposto sedici volontari a un test psicologico, individuando così quali erano i soggetti più sensibili e introversi. È stata misurata, cioè, la loro Sps, sensory processing sensitivity (sensibilità per la percezione sensoriale).
L’équipe guidata da Jadzia Jagiellowicz ha poi chiesto ai partecipanti di confrontare due vignette simili e osservarne i particolari, mentre con una risonanza magnetica funzionale veniva registrata l’attività di alcune aree del loro cervello.
Rispetto agli estroversi i timidi hanno guardato più a lungo le immagini, mentre la risonanza indicava un’attività più elevata nelle aree cerebrali che si occupano di associare percezioni visive e sensoriali.
Insomma, chi soffre di timidezza ha bisogno di tempo e concentrazione per prendere decisioni, ma il suo cervello elabora le informazioni in modo più profondo.
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Ultimo aggiornamento: 16 aprile 2010