Capire l’origine della felicità e la sua evoluzione. È questo l’obiettivo di Grant study, la ricerca più lunga mai realizzata sui comportamenti umani, che ha monitorato l’esistenza di 268 brillanti studenti dell’Università di Harvard.
Il risultato? Solo chi ama ed è riamato, dal proprio partner ma anche da genitori, amici, fratelli e sorelle, può godere di una vita appagante. Lo studio partì nel 1938 per iniziativa dello psichiatra Arlie Brock, che analizzò anche John Kennedy (ma il suo dossier non potrà essere aperto prima del 2040). Alcuni dati dello studio sono stati ora pubblicati sulla rivista americana The Atlantic.
Ogni due anni Brock, e in seguito gli scienziati che presero in mano lo studio dopo di lui, chiedeva ai partecipanti di compilare un questionario con domande relative alla salute fisica e mentale, alla qualità del loro matrimonio, ai figli, carriera, malattie e pensione.
Ogni cinque li sottoponeva a check up, facendosi consegnare le cartelle cliniche dai loro medici. E ogni 15 anni i soggetti dovevano rilasciare approfondite interviste.
È emerso che gli studenti che hanno avuto una vita più serena sono quelli che si sono costruiti una famiglia solida e tranquilla.
Tanto che George Vaillant, l’ultimo psichiatra a prendere le redini della ricerca, commenta: «I dati rivelano che la felicità è l’amore. Punto».
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