SessualitàVulvodinia

Dolore durante il rapporto sessuale? Forse soffri di vulvodinia

Un semplice test di autodiagnosi può dare indicazioni importanti per intraprendere un corretto percorso di cura

Un dolore nella zona vulvare che non passa e rende praticamente impossibili i rapporti sessuali: questo è il sintomo che più spesso raccontano le donne che soffrono di vulvodinia, una malattia ancora poco conosciuta ma anche poco ‘riconosciuta’ da medici di famiglia e ginecologi, al punto che per arrivare a una diagnosi in media una donna impiega 4,8 anni.

Il test di autodiagnosi per la vulvodinia

La vulvodinia interessa la popolazione femminile a tutto tondo, dai 16 ai 75 anni e oltre. Per questo in presenza di un dolore nella zona vulvare che non passa, un semplice test di autodiagnosi può dare indicazioni importanti per intraprendere un corretto percorso di cura: lo propone sul proprio sito l’Associazione italiana vulvodinia onlus.

Gruppo San Donato

  • Sei stata curata per ripetuti episodi di vaginite e/o cistite, ma i disturbi non si sono completamente risolti dopo la terapia o sono ricomparsi dopo breve tempo?
  • I tuoi disturbi sono presenti quando la vulva è toccata (indumenti stretti, assorbenti interni o la penetrazione ai rapporti sessuali)?
  • Il dolore è generalmente vicino all’ingresso della vagina?
  • Il fastidio vulvare è quasi sempre presente senza apparenti cause che lo scatenano?
  • Quando tocchi la vulva o l’ingresso della vagina hai una strana sensazione, quasi come fosse uno spillo?
  • I tuoi problemi durano da più di tre mesi?

Se hai risposto di Sì ad almeno 3 domande è probabile tu sia affetta da vulvodinia.

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