Dall’avarizia si può guarire. Spesso è la vita stessa a insegnare all’avaro non troppo ostinato che il costo del trattenere è alto. Dopo aver rovinato un amore, un’amicizia o anche solo dopo aver rischiato una tale perdita, molti si danno una regolata. Chi riesce a mettere al primo posto le relazioni con gli altri potrà vincere la propria ritrosia a dare. E le reazioni degli altri potranno convincerlo a continuare.
Un ciclo di sedute con uno psicologo o con uno psichiatra aiuta molto. «Dietro la tirchieria eccessiva spesso si nasconde l’insicurezza negli affetti fondamentali, una ferita profondissima», spiega Alberto Maria Comazzi, docente alla scuola di psciologia clinica dell’Università degli Studi di Milano. «Il tirchio è un fragile patologico perché non è stato amato nei primi anni di vita o, al contrario, ha avuto una madre incapace di amare ma dominante e onnipresente. Le sedute di psicoterapia cognitivo-comportamentale aiutano ad arrivare al cuore del problema, nascosto sotto il vizio dell’avarizia. Il lavoro è complesso, bisogna lasciar emergere il dolore celato da chi nei primi anni non è stato amato. Ma è un viaggio che vale la pena compiere, piuttosto che adattarsi a un’esistenza che, per tener chiuso il portafogli, sbarra la porta alla vita».
Si può sempre tentare di uscirne da soli. Ecco una miniguida in quattro mosse per imparare a essere meno spilorci.
1. Osserva con attenzione la tua vita e quella degli altri. Verifica come persone che hanno meno di te riescono a godere la vita molto più profondamente. Rifletti a lungo su questo punto.
2. Sii consapevole di quanto l’avarizia ti porta a mentire, per esempio quando dici che i negozi erano chiusi per giustificarti se ti presenti a mani vuote a casa di amici, o quando sostieni di non avere contanti per non offrire. Non indulgere in questa strategia: contribuisce a minare la stima che hai di te stesso.
3. Specie se l’avarizia è una tradizione di famiglia, sperimenta comportamenti diversi. Fai qualche regalo, prepara una buona cena per gli amici. Nota se ti senti meglio con te stesso, se riesci a non pensare al dolore del denaro che se ne va e a notare invece la gioia dell’affetto che arriva.
4. Non si scappa: per quanto tu possa cercare soluzioni alternative, la vera guarigione passa dalla disponibilità a dare. Ma l’abitudine ti aiuterà. Se ti senti invaso dall’ansia, per i primi tempi, stanzia un budget di prodigalità: puoi non spendere di più, ma neppure di meno.
Emma Chiaia – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 23 febbraio 2010