Sessualità

Orgasmo: 10 cose che (forse) non sai

Il 31 luglio si celebra la giornata mondiale. Quali sono le differenze tra uomini e donne? E provare l'orgasmo aiuta a rimanere incinta? Tutte le curiosità

L’orgasmo è un tema centrale da quando è nata la scienza. Esistono centinaia e centinaia di studi sull’argomento per capire cosa avviene nel nostro corpo, se esistono uno o più punti erogeni, come si raggiunge, perché non si raggiunge, cosa succede prima e cosa accade dopo. Le risposte interessano tanto le donne quanto gli uomini e la scienza cerca di dare tutte le risposte.

Ma cos’è l’orgasmo? Secondo l’Enciclopedia Treccani è l’acme dell’eccitamento sessuale, accompagnato da un particolare stato di coscienza, intensamente piacevole. Può essere raggiunto in seguito a stimolazioni sia somatiche sia psicologiche. È caratterizzato da una serie di azioni neuromuscolari non controllate dalla volontà, che culminano per l’uomo nell’eiaculazione e per la donna in contrazioni perivaginali, determinando la risoluzione delle tensioni sessuali.

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I tabù intorno al tema

Nonostante viviamo in una società ipersessualizzata, resistono ancora molti tabù intorno all’orgasmo. I principali problemi, come ogni volta che si parla di sesso, riguardano le donne. Ad esempio la masturbazione femminili è vista con molto sospetto.

L’orgasmo attiva circa trenta diverse aree del cervello

Una ricerca della Rutgers University, coordinata da Barry Komisaruk, neuroscienziato di fama mondiale che ha dedicato gran parte dei suoi studi all’orgasmo, ha mappato le aree del cervello coinvolte nel raggiungimento dell’apice sessuale. La risonanza magnetica funzionale ha dimostrato che al momento dell’orgasmo, indipendentemente dal sesso, il cervello inizia a illuminarsi praticamente ovunque. Il piacere, infatti, attiva circa trenta diverse aree del cervello. Oltre a quelle legate al senso e al tatto, sono coinvolte anche l’area dell’ipotalamo, legato al controllo involontario del corpo, oppure la corteccia prefrontale, responsabile della capacità di risolvere problemi e la zona del sistema limbico, che elabora emozioni e memoria.

Fa bene a cuore, cervello e sistema sanguigno

Sembra che nessuna sia più coinvolta di altre, riuscendo così a rendere l’orgasmo un momento di puro piacere. E di benessere: l’orgasmo è un vero toccasana per il cuore e il sistema sanguigno, fino al benessere dei muscoli e delle articolazioni. Ma gli effetti sono notevoli persino sul cervello: attivando tante sue aree, infatti, supera i benefici dati dai giochi mentali, diventando una vera e propria palestra per la mente.

Meno paurosi, più disinibiti

I ricercatori hanno dimostrato che più ci si avvicina all’orgasmo e più viviamo una grande diminuzione nell’attività dell’amigdala, una regione del cervello cruciale per la nostra percezione della paura, e in quella della corteccia orbitofrontale, un’area responsabile del controllo degli impulsi. Il raggiungimento del piacere insomma ci permette di non avere più timore di niente e di perdere qualsiasi forma di controllo.

L’orgasmo femminile dura più di quello maschile

Gli studi rilevano che l’orgasmo tra uomini e donne è identico, nel senso che attiva le stesse aree del cervello. L’unica differenza, invece, sta nella durata. Quello femminile durerebbe 20 secondi in più rispetto a quello maschile.

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Più possibilità di rimanere incinte se c’è l’orgasmo

C’è un modo per rimanere incinta più facilmente? Sì, provare l’orgasmo! Uno studio, infatti, ha dimostrato che ci sono più probabilità di andare incontro a una gravidanza quando la donna raggiunge l’orgasmo. In realtà il motivo è psicologico. Sembrerebbe c’entrare poco il fatto che durante il piacere intenso la cervice, che sta subito sopra la vagina, abbia un numero di movimenti maggiori, fungendo da pompa.

Molte coppie si chiedono se ci siano posizioni che facilitano la fecondazione dell’ovulo. In realtà, da uno studio condotto dall’Università di Sheffield, è emerso che qualsiasi posizione assunta in un rapporto sessuale è idonea al concepimento. E che, al termine del coito, può aiutare restare sdraiate, ma non più di 5 minuti. Del resto gli spermatozoi ci mettono circa dieci minuti per raggiungere le tube di Falloppio. Quindi, dopo aver ripreso fiato, ci si può tranquillamente rialzare.

Dopo il picco di piacere viene sonno

Sentirsi assonnati dopo l’orgasmo è normale e non va interpretato come una mancanza di interesse da parte o nei confronti del partner. L’amplesso è faticoso, l’eccitazione aumenta l’attività cardiovascolare e vengono rilasciati in grande quantità due ormoni: l’ossitocina e la prolattina. La prima è l’ormone “del benessere”, che negli uomini può facilitare l’addormentamento. La seconda, invece, nelle donne stimola un senso di attaccamento mentre nel sesso maschile induce una riduzione dell’appetito sessuale, che coincide con il cosiddetto periodo della refrattarietà (in cui non è possibile avere un’altra erezione). Ma giocano un ruolo importante anche le endorfine, molecole prodotte dall’organismo molto simili alla morfina, che inducono un senso di appagamento e di benessere.

Esiste un orgasmometro 

Nel 2018 all’università di Tor Vergata di Roma è stato messo a punto un orgasmometro, cioè una scala di piacere per dare un punteggio all’intensità dell’orgasmo ottenuto con un certo tipo di masturbazione rispetto a un’altra o per paragonarla con quella ottenuta durante un rapporto sessuale. La ricerca, realizzata dal team di Emmanuele Jannini, che insegna endocrinologia e sessuologia medica all’università di Roma Tor Vergata ed è past president della Società italiana di Andrologia e Medicina Sessuale, è stata pubblicata su Plos One.

Nello studio, l’orgasmometro ha misurato in 526 donne (tra i 19 e i 35 anni) sia l’intensità dell’orgasmo, sia la sua presenza (i punteggi 0-3 indicano che l’orgasmo non c’è stato). Dai risultati, è emerso che l’intensità degli orgasmi aumentava con l’età e che, anche se 8 donne su 10 si trovavano in una relazione stabile, il loro piacere non era maggiore rispetto alle single. Oltre il 62% delle donne si masturbava più di una volta alla settimana e più era frequente l’autoerotismo, più i valori dell’intensità dell’orgasmo erano alti.

“La perdita di controllo è un requisito essenziale per il piacere femminile” spiega Jannini, “ma allo stesso tempo è importante conoscersi, direi quasi allenarsi in senso fisico e mentale all’orgasmo. E questo può passare attraverso la masturbazione”. Il meccanismo sessuale delle donne è più fragile di quello degli uomini, spiega infatti Jannini: “Costruirsi le esperienze, riconoscere i segnali del proprio corpo, seguirli e abbandonarvisi, capendo quando è il momento di perdere il controllo sono gli ingredienti che permettono di avere un orgasmo intenso. L’uomo lo raggiunge quasi in ogni condizione, per le donne invece è meno scontato”.

L’orgasmo come medicina

Il termine isteria significa patologia dell’utero. C’è stato un lungo periodo della storia della medicina e della psichiatria in cui si riteneva che l’isteria derivasse dalla frustrazione sessuale, dalla mancanza di orgasmo. Le cure erano varie, e ce n’erano di violente e di efferate, ma non tutte. Ai medici era richiesto di provocare nelle loro pazienti l’orgasmo, proprio come una vera e propria medicina, masturbandole.

La nascita dei vibratori 

Come racconta l’esperto Emmanuele Jannini, il primo vibratore elettrico (il Jolly Molly, dal nome della prostituta su cui fu messo a punto, venne regalato alla Regina Vittoria) fu inventato, non a caso, da un dottore londinese stanco dei crampi alla mano. L’industria, già sul finire dell’Ottocento, produceva e pubblicizzava dildo e vibratori a uso esclusivo dei gabinetti medici, probabilmente con gran gioia delle pazienti. Contraddizioni della società vittoriana: da una parte aborriva la masturbazione, dall’altra ne celebrava l’uso terapeutico, anche se solo nelle donne.

Ma il diavoletto sta nei particolari. Alcune pubblicità, sui più paludati quotidiani, pur sottolineando sempre l’uso terapeutico, suggerivano che le macchine fossero utilizzabili, analmente, anche da maschi. C’erano falli collegati con pulegge e tiranti a un marchingegno simile a una ruota di bicicletta che il medico faceva girare con una mano, mentre l’altra sfogliava le pagine di un quotidiano, attendendo che il ritmico dentro e fuori dell’attrezzo nella vagina della paziente provocasse l’orgasmo terapeutico. E ce n’erano addirittura di collegati a una piccola macchina a vapore.

Consigli: un libro e un film sull’orgasmo

Lettura consigliata a tutti, non solo ai sessuologi: Rachel P. Maines, Tecnologia dell’orgasmo. Film da non perdere: Hysteria, capolavoro divertentissimo del 2011 interpretato da Hugh Dancy e Rupert Everett e da Maggie Gyllenhaal.

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