Calo del desiderio sessuale, cambiamenti ormonali, ma anche barriere culturali e falsi miti. Sono queste alcune delle motivazioni che spingono gli over 60 ad interpretare la sessualità come un tema strettamente legato alla giovinezza. Ma se è vero che l’intimità assume forme e significati diversi con l’età, è anche vero che può essere sempre appagante, specie in età adulta. Ne abbiamo parlato con Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa SISP e consulente LELO.
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Il sondaggio di Censuswide
Secondo il sondaggio di Censuswide, condotto per conto di Lelo (il brand quest’anno compie 20 anni) su 7000 persone (di cui 1000 italiani) dai 50 anni in su in tutta Europa, a livello generale il 71% ha notato cambiamenti significativi nella propria vita sessuale rispetto a quando era più giovane. Nel dettaglio, il 37% afferma di vivere una migliore sessualità adesso, in età anziana. Dato, quest’ultimo, che nel campione italiano sale ad una percentuale di 42%, con punte di “eccellenza” in Molise, Val d’Aosta e Abruzzo, definite le regioni più sessualmente appagate d’Italia tra i senior.
Il 18% degli intervistati afferma poi che il desiderio sessuale è aumentato ed è ora più intenso rispetto a quando si era più giovani. Il motivo deriva dal fatto che «in età adulta l’ansia e la preoccupazione da prestazione diminuisce perché vi è una maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo che porta di conseguenza a un incremento del desiderio sessuale. – dichiara Cosmi – Secondo diverse ricerche scientifiche infatti, se si è avuto un buon rapporto con il proprio corpo e con la sessualità in età giovanile, questo rapporto può proseguire tranquillamente anche in età avanzata».
I risultati della ricerca mostrano però che il 53% degli italiani fa meno sesso ora che in gioventù, anche se, tra i “praticanti”, quasi 2 su 10 lo fa due volte a settimana e 1 su 10 tre volte (in linea con i risultati internazionali). Tuttavia, più del 62% rivela di essere a proprio agio nello sperimentare. Il sesso rimane dunque un’esperienza centrale e importante per gli over 60 e che può addirittura migliorare con l’età, considerato l’aumento della fiducia in sé stessi, elemento cruciale per una sessualità positiva. Il sondaggio evidenzia infatti come il 49% degli italiani sia diventato più audace con l’avanzare dell’età e quasi il 20% sia a suo agio con l’avere più partner.
Il retaggio culturale del mondo occidentale
Come spiega la dottoressa Cosmi, nel mondo occidentale «la vita sessuo-affettiva nella terza o quarta età è da sempre, storicamente e culturalmente, percepita come qualcosa di anomalo, proprio perché investe una fascia della popolazione che si trova a fare i conti con un corpo che cambia e che va incontro ad eventuali problematiche di salute».
Ciononostante, i numerosi cambiamenti degli ultimi decenni, come l’allungamento dell’aspettativa di vita delle persone, hanno influenzato la sessualità negli anni d’argento nei modi più interessanti. E lo dimostrano diverse ricerche internazionali. «Oggi la situazione sta cambiando, anche se gradualmente, sia perché l’età media si è alzata sia perché le questioni che in passato venivano vissute come problemi, oggi possono essere gestite con maggiore consapevolezza» sottolinea Cosmi. Basti pensare alla possibilità, per le donne, di liberarsi dalle preoccupazioni della menopausa, «un tempo vista come un momento di vita cui corrispondeva una fine non solo della riproduzione, ma anche della sessualità» oppure delle possibili gravidanze indesiderate.
Allo stesso modo, l’uomo, libero dall’ansia legata ad una prestazione improntata sulla “durata”, con il passare dell’età può contare su una migliore capacità di controllo dell’eiaculazione. «È risaputo che con l’avanzare dell’età può essere necessario un tempo maggiore per raggiungere l’erezione, così come il periodo refrattario tra un rapporto e l’altro può aumentare considerevolmente. Questi cambiamenti, del tutto normali e naturali, possono essere affrontati senza alcun problema in quanto di fronte a una minore quantità si va verso una maggiore qualità» aggiunge.
Come vivere bene la sessualità dopo i 60 anni
La vita sessuale in età matura può essere dunque non solo appagante, ma anche ludica, a patto che «ci si prenda cura di sé e del proprio corpo, ma soprattutto non si rimanga ingabbiati in un’idea prestazionale, perché la sessualità non è prestazione, ma gioco e divertimento, quindi non significa soltanto penetrazione, ma anche e soprattutto scambio, coccole, carezze, rapporti orali, masturbazione reciproca ecc.» sottolinea la sessuologa.
Cosmi precisa infine che «la sessualità non ha età, per questo è importante lasciarsi sorprendere e stupire. Certo, ci sono momenti della vita in cui il corpo può non reagire bene, basti pensare al post gravidanza, dopo un incidente o un intervento chirurgico, oppure banalmente la sera quando si è stanchi, ma questo non deve impedire al desiderio sessuale di manifestarsi».
L’importante è sapersi ascoltare. «Il desiderio sessuale può essere coltivato ogni giorno e mantenuto vivo nel tempo. Nel caso di difficoltà, è importante poterne parlare all’interno della coppia o anche solo rivolgersi ad un consulente o ad un sessuologo» conclude.