Guardate Gad Lerner versione rockettaro. Che cosa ne pensate? Si è innamorato di una ragazzina e ha piantato la moglie? Ha deciso di chiudere con L’infedele per presentare un programma musicale?
Utile dopo le delusioni
Il giornalista si è solo travestito, per gioco, nella trasmissione di Victoria Cabello su La7, Victor Victoria. Ma la sua foto suscita un’impressione simile a quella che provereste vedendo il tizio che conoscete bene, una vita da travet, ora ringalluzzito con un lavoro da massaggiatore shatzu, capelli lunghi e camicione al posto dell’abito impettito. Il suo nuovo aspetto fa il paio con la svolta della sua vita.
Perché succede? «In molti casi cambiare modo di vestirsi e di acconciarsi non è una modifica di superficie, bensì la rappresentazione concreta e percepibile di un mutamento avvenuto nel profondo», spiega Maria Paola Graziani (puoi chiederle un consulto), ricercatrice in psicologia dei consumi del Consiglio nazionale delle ricerche.
«Mettere sottosopra l’armadio significa tirare fuori una parte del proprio Io che fino a quel momento era rimasta nascosta. Rivoluzionare il look può essere terapeutico in certi momenti della vita. Può essere un supporto per rigenerarsi dopo una separazione, dopo un lutto, dopo un addio al luogo di lavoro, dopo una delusione personale di qualsiasi tipo», continua la psicologa.
Come dire: ricomincio daccapo, mi avventuro in altre possibilità. È uguale a riconoscere che non sono più lo stesso: il mio giro di amici, il mio lavoro sono cambiati e lo sono anch’io. A partire dai capelli, o dai pantaloni.
Si è quello che si appare
Ciascuno di noi è quello che appare? Certo che sì. Con tutti i condizionamenti del caso, dalla moda, alla cultura, al contesto in cui ci si trova a vivere. Il modo di vestire e di acconciarsi è una comunicazione non verbale, un linguaggio senza parole: cambiarlo finisce per influire sulla percezione che gli altri hanno di noi.
Gettare gli abiti vecchi e vestirne di nuovi può diventare una cura per conoscersi ed esprimere un desiderio fino a quel momento rimasto inconscio.
Giulia Lazzerini – OK La salute prima di tutto
Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2009
