Già nell’immaginario collettivo cenare a base di ostriche, gamberi e frutti di mare è un delizioso antipasto per una notte di passione. Ora arriva anche l’approvazione della prestigiosa Università di Harvard: i frutti di mare sono afrodisiaci. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.
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Aumentano anche le probabilità di rimanere incinta
Lo studio americano ha dimostrato che le coppie che mangiano coquillage più di 2 volte a settimana hanno un numero maggiore di rapporti sessuali. Ma c’è di più. Se stanno cercando di avere un bambino, riescono a diventare genitori prima delle altre. Il 92%, rispetto al 79%, arriva alla gravidanza entro un anno.
Non dipende solo dalla frequenza dei rapporti sessuali
I ricercatori di Harvard sono persuasi che l’effetto dei frutti di mare sulla fertilità non sia collegato solo all’attività intima più intensa. Interverrebbero anche altri fattori biologici probabilmente associati a questi alimenti, inclusa un’azione sulla qualità del seme maschile, dell’ovulazione e dell’embrione.
Frutti di mare afrodisiaci: molte donne li evitano per il mercurio
I frutti di mare sono una importante fonte di proteine e di altri nutrienti benefici per le donne che vorrebbero mettere al mondo un figlio. In molte, tuttavia, tendono a evitarli per il timore che possano contenere mercurio.
L’Agenzia per la Sicurezza Alimentare europea sostiene che il pesce nella Ue è sicuro
In realtà per l’Efsa non c’è bisogno di essere preoccupati, perché i controlli messi a punto sono particolarmente rigorosi. Quasi la totalità del pesce e dei molluschi analizzati ogni anni è sicuro e i pochissimi lotti non in regola vengono immediatamente ritirati dal mercato.
Frutti di mare afrodisiaci: il parere dell’esperto
«I nostri risultati – commenta Audrey Gaskins, tra gli autori della ricerca – insistono sull’importanza non soltanto della dieta femminile, ma anche di quella dell’uomo, sul tempo necessario a ottenere una gravidanza. E suggeriscono a entrambi i partner di introdurre nell’alimentazione più frutti di mare».
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