Malattie sessualmente trasmissibili

Adolescenti e sessualità: conoscono l’HIV, ma pochi metodi contraccettivi

In occasione dell'AdolescenDay del 18 maggio, un'indagine rivela la conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili e della contraccezione da parte dei ragazzi italiani

Cosa sanno gli adolescenti di oggi? Ma soprattutto, cosa desiderano sapere? Risponde a queste domande un’indagine condotta dall’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma (ISC), membro della Federazione Sessuologia Scientifica (FISS), su ragazzi tra i 13 e i 17 anni in occasione della Giornata degli Adolescenti in programma il 18 maggio 2017, un’iniziativa ha lo scopo di promuovere il benessere dei ragazzi e prevenire il loro disagio. Il questionario a cui sono stati sottoposti i ragazzi (185 studenti del biennio del Liceo Classico Statale “Pilo Albertelli” di Roma) ha indagato la loro conoscenza del virus dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili e quella dei metodi contraccettivi.

Epatite, grande sconosciuta

I risultati hanno rilevato una grande impreparazione sulle infezioni sessuali. Durante la compilazione del questionario, infatti, la maggior parte degli studenti ha chiesto ai ricercatori delle informazioni sull’epatite. Buone notizie, invece, sul fronte del virus dell’HIV, di cui la maggior parte dei ragazzi conosce i rischi: il 72% dei campione la giudica come la patologia infettiva più pericolosa.

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Solo pillola e preservativo 

Oltre alle altre malattie sessualmente trasmissibili, sono poco conosciuti anche i metodi contraccettivi. Nonostante la quasi totalità degli adolescenti conosca preservativo e pillola, meno del 50% del campione sa dell’esistenza di altri anticoncezionali e una percentuale ancora più bassa sa come funzionano. Che dire, poi, del modo in cui procurarseli? Per molti, circa il 45%, è imbarazzante andare a comprarli e per il 28,3% c’è anche la paura di essere scoperti dai genitori. È per questo che una quantità minima dei ragazzi associa la sessualità all’atto di acquistare o procurarsi un contraccettivo e non sorprende che del 14,6% degli adolescenti che dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi, il 20% utilizzi il coito interrotto come metodo per evitare una gravidanza. Per fortuna, la maggior parte (il 63%) dichiara di aver usato il preservativo.

Voglia di informazione

La consapevolezza di essere impreparati, però, c’è: oltre il 70% del campione è convinto sia necessaria un’educazione alla sessualità, ma con un personale extrascolatisco, composto da esperti del settore. I ragazzi, infatti, si dicono abbastanza soddisfatti dell’educazione ricevuta ma chiedono più informazioni e desiderano approfondire, già a partire dalle scuole medie.

Genitori e amici i principali confidenti

Ma a chi rivolgono le domande sul sesso e a chi confidano dubbi e timori i giovani di oggi? Per il quasi il 92% delle ragazze la persona fidata è la mamma, mentre il 44% chiede all’amica del cuore. L’ordine si inverte nei ragazzi, la cui maggioranza si confida agli amici e una percentuale inferiore al padre. Gli argomenti più gettonati in queste confidenze sono l’igiene e le malattie a trasmissione sessuale per entrambi i sessi, seguiti dalle gravidanze per le femmine e la sessualità unita ad aspetti psicologici per i ragazzi. Pochi parlano e chiedono consigli sui metodi anticoncezionali: a farlo sono soprattutto le ragazze con circa il 32%, contro un basso 18,92% dei ragazzi.

Obiettivi e iniziative della Giornata 

Uno degli obiettivi della Giornata è giungere a una Carta dei diritti degli Adolescenti che vede tra gli altri temi la sessualità come diritto, la prevenzione della violenza, del bullismo, delle infezioni sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate. Per l’occasione, i membri della FISS organizzano incontri e consulenze gratuite per i ragazzi adolescenti in tutta Italia (qui il programma delle iniziative). Al Liceo Albertelli, dove è stata condotta l’indagine, sei classi vedranno invece il film incentrato sul tema della gravidanza in adolescenza“Piuma”, del regista Roan Johnson, e, in seguito, potranno rivolgere delle domande agli esperti psicologi e sessuologi dell’Istituto di Sessuologia Clinica.

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