
Quali sono i pericoli delle sigarette elettroniche, nate come alternativa per ridurre il fumo? Secondo gli esperti hanno creato una nuova generazione di persone dipendenti. Anche se l’impatto sulla salute è ancora in fase di studio, esperti ipotizzano che potrebbero causare un aumento di malattie croniche entro i prossimi 15-20 anni.
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Un nuovo studio mette in guardia: pericolose come le sigarette tradizionali
Fumare sigarette elettroniche con regolarità aumenta il rischio di sviluppare demenza, malattie cardiache e insufficienze d’organo, come quelle ai reni. La notizia arriva da un nuovo studio dell’Università Metropolitana di Manchester nel Regno Unito.
Le sigarette elettroniche sono considerate meno dannose rispetto a quelle tradizionali. Molti sono convinti che servano proprio a smettere con questo vizio.
Il problema sta nell’enorme quantità di nicotina che viene inalata
I ricercatori dell’ateneo britannico sostengono che potrebbero invece essere addirittura uguali alle sigarette. Questa affermazione perché chi svapa inala nicotina attraverso il vapore, prodotto dal riscaldamento di un liquido che contiene glicole, glicerina, aromi e altre sostanze chimiche. L’alto contenuto di nicotina aumenta il battito cardiaco e la pressione sanugigna, restringendo le arterie e danneggiandone le pareti.
Uno dei maggiori rischi di fumare le sigarette elettroniche è che durano molto. Quando una persona fuma una sigaretta la deve accendere, fumare e spegnere. Difficilmente ne accenderà subito un’altra. Con quelle elettroniche invece si può fumare per molto tempo, inalando quantità enormi di nicotina. Inoltre fumarle è socialmente accettato a differenza di quello che accade con le sigarette tradizionali, quindi ci sono più occasioni per utilizzarle.
Difficile conoscere ancora gli effetti a lungo termine: sono sul mercato da “soli” 19 anni
C’è di più. Le sigarette elettroniche hanno dapprima invaso il mercato cinese nel 2006 per poi conquistare tutto il mondo. Sono passati quindi 19 anni. Per comprendere gli effetti a lungo termine abbiamo dovuto aspettare alcuni anni e non sappiamo ancora esattamente cosa possa accadere. Gli esperti temono che ci potrebbe essere un’onda lunga di problemi ai polmoni e ai denti nei prossimi anni.
La ricerca britannica
I ricercatori hanno messo sotto osservazione un gruppo di volontari con un’età media di 27 anni, con gli stessi livelli di attività fisica. Hanno misurato l’elasticità dei vasi sanguigni e la velocità del flusso di sangue nel cervello. Per dodici ore prima di eseguire questi test, digiunavano, non facevano attività fisica e non fumavano, né svapavano.
Il test di dilatazione mediata dal flusso
Il test di dilatazione mediata dal flusso (FMD) prevede che venga posizionato un bracciale sul braccio del partecipante per misurare quanto si espanda l’arteria quando vi passa un maggiore flusso sanguigno. I risultati più evidenti sugli effetti del vaping.
Sia i fumatori che i vaper hanno ottenuto una lettura piatta, indicando che le loro pareti arteriose sono danneggiate e non riescono più a dilatarsi, un segnale quasi certo di futuri gravi problemi cardiovascolari.
Ulteriori test hanno dimostrato che il flusso sanguigno nei fumatori e nei vaper è compromesso in modo simile, aumentando il rischio di sviluppare disfunzioni cognitive, tra cui la demenza.
Crescita del consumo di sigarette elettroniche in Italia
Secondo i dati ISTAT gli utilizzatori di e-cig in Italia sono passati da 800.000 nel 2014 a circa 1,5 milioni nel 2021, rappresentando il 2,8% della popolazione. La fascia d’età più colpita è quella giovanile: il 20% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni usa e-cig, con una crescente prevalenza nelle giovani donne. Il mercato dello “svapo” ha un valore di 759 milioni di euro nel 2023, con una crescita annua del 29%.
Rischi per la salute: gli effetti delle sigarette elettroniche
Le e-cig evitano il catrame e alcuni gas tossici del fumo tradizionale, ma presentano comunque pericoli. Sostanze tossiche come metalli pesanti, glicole propilenico e glicerina possono causare irritazioni alle vie respiratorie, riniti e asma. Questi ingredienti, in alte temperature, rilasciano formaldeide, una sostanza cancerogena. Inoltre, gli aromi usati per rendere più piacevole il “vaping” possono produrre sostanze tossiche, aumentando i rischi di polmoniti lipidiche e problemi respiratori cronici.
Sigarette elettroniche e dipendenza da nicotina
Le e-cig rappresentano un rischio elevato di dipendenza, in particolare nei giovani, poiché i sali di nicotina presenti in alcuni liquidi creano dipendenza quattro volte superiore rispetto alle sigarette tradizionali. Questo rende il fenomeno particolarmente preoccupante tra gli adolescenti, il cui cervello è più vulnerabile agli effetti della nicotina.
Sigarette elettroniche e rischio di tumore
Un recente studio dell’Università di Innsbruck ha individuato mutazioni del DNA tra i consumatori di e-cig, che potrebbero aumentare il rischio di cancro ai polmoni. Altri studi collegano gli aromi riscaldati a possibili alterazioni genetiche che, nel tempo, potrebbero favorire la comparsa di tumori.
Sigarette elettroniche e cessazione dal fumo
Contrariamente a quanto si credeva inizialmente, le e-cig non sembrano essere efficaci per smettere di fumare. La mancanza di regolamentazione ha portato al fenomeno dei “consumatori duali,” che usano sia e-cig che sigarette tradizionali, aumentando i rischi per il sistema cardiovascolare. Gli studi indicano che l’uso combinato quadruplica il rischio di malattie oncologiche.
Effetti collaterali e problemi di salute sessuale
Le sigarette elettroniche, oltre a rappresentare una fonte di fumo passivo, possono anche influire negativamente sulla salute sessuale maschile, raddoppiando il rischio di disfunzione erettile. Sono segnalati anche rischi di intossicazione e ustioni accidentali.
Conclusione: Sigarette Elettroniche e Salute a Lungo Termine
Le sigarette elettroniche potrebbero causare una nuova ondata di malattie croniche entro i prossimi decenni. Gli esperti consigliano di evitarle o, se necessario, di acquistare solo prodotti certificati da negozi autorizzati.
Testo di Silvia Finazzi
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