Molti Paesi in giro per il mondo – tanti sono nostri partner nell’Unione europea – stanno decidendo di togliere l’obbligatorietà di indossare le mascherine all’aperto. In Francia da oggi la si deve mettere solo se siamo in un luogo particolarmente affollato, come gli stadi o i mercati, o comunque laddove ci sia molta gente. Dal 28 giugno la stessa decisione sarà presa dalle autorità della Svizzera. In Germania, dove i Länder, cioè gli stati federati, hanno una grande autonomia, ci sono già regioni in cui non è più obbligatorio indossarle. La Spagna ha già fatto sapere che presto prenderà un provvedimento simile. In Israele, grazie a una massiccia campagna vaccinale, l’obbligo della mascherina è caduto anche all’interno dei luoghi chiusi. Negli Stati Uniti, dove i cittadini si sono sempre mostrati riluttanti verso il suo uso, da metà maggio chi ha ricevuto le due vaccinazioni non deve indossare la mascherina. Anche in Italia ormai sembra che la mascherina abbia le ore contate. Dal 15 luglio, secondo molti giornali, cadrà la richiesta di indossare le mascherine sempre.
Fin dall’inizio della pandemia l’uso delle mascherine ha fatto parte dell’insieme di raccomandazioni imposte dalle autorità sanitarie, insieme al distanziamento fisico e al ripetuto lavaggio delle mani.
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Ma le mascherine all’aperto servono davvero? Una imponente ricerca irlandese dice di no
Il mondo scientifico non è unanime nel trovare una risposta a questa domanda. Una recente ricerca svolta su un campione molto alto di persone in Irlanda ha dimostrato che il rischio di contagio all’aperto è un evento raro. I risultati sostenevano che avviene in un caso ogni mille. Alcuni esperti sostengono che le cifre salgono quando ci troviamo in mezzo a tanta gente.
Il caso degli assembramenti di tifosi a Milano
In realtà manifestazioni come quelle che si sono tenute a Milano dopo la vittoria dello scudetto dell’Inter non hanno causato alcuna impennata dei casi. Questo nonostante ci fossero decine di migliaia di persone stipate in piazza Duomo e che la maggioranza di loro fosse senza mascherina. In più, cantavano, una delle attività più pericolose per il contagio.
Mascherine all’aperto: anche una ricerca cinese sostiene che il contagio sia molto raro
Anche una ricerca svolta in Cina sembra arrivare alle stesse conclusioni: il rischio di contagio all’aperto è possibile, ma estremamente ridotto. I ricercatori di Pechino hanno dimostrato che su più di 7.000 contagi, solo uno era riconducibile a una trasmissione in luogo aperto. Si trattava nel caso in esame di un cittadino che si era ammalato dopo aver parlato all’aperto per diversi minuti con una persona da poco rientrata da Wuhan, la città da dove si ritiene sia partita la pandemia. Quindi, ribadiamo che il contagio è possibile, ma molto raro.
A tal proposito la rivista scientifica British Medical Journal ha reso graficamente la questione, spiegando i vari gradi di rischio.