Lo zafferano è efficace contro la sindrome di Stargardt, una malattia rara che colpisce la vista. È questo il risultato di uno studio clinico condotto dalla Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Irccs e dell’Università Cattolica di Roma. La ricerca è stata coordinata
da Benedetto Falsini, associato dell’Istituto di Oftalmologia alla Cattolica e specialista presso l’Uoc di Oculistica della Fondazione Policlinico Gemelli. Fonte di ispirazione sono stati gli studi di Silvia Bisti dell’Università degli Studi dell’Aquila, che ha collaborato anche a questo studio.
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Cos’è la malattia di Stargardt?
Tra le degenerazioni maculari giovanili ereditarie più comuni, determina il calo della vista a causa della perdita dei coni, che sono i fotorecettori situati nella macula, la parte centrale della retina. I fotorecettori sono le cellule della retina sensibili alla luce. Colpisce una persona ogni 10.000. In genere colpisce tutti e due gli occhi. La vista non si può correggere né con le lenti, né con la chirurgia.
Quando a una persona viene diagnosticata la malattia di Stargardt, tutti i suoi familiari devono sottoporsi a una visita specialistica per verificare lo stato della retina. Il test genetico è molto importante per arrivare alla diagnosi corretta. Con questo esame si può individuare il tipo di trasmissione, utile per la terapia.
Quali sono i sintomi della malattia di Stargardt?
Il sintomo principale è la diminuzione della capacità di leggere. È una malattia che progredisce lentamente, ma quasi mai si arriva alla cecità. La velocità di progressione dipendono molto dal paziente. Talvolta possono comparire delle piccole aree in cui si perde la vista. Nel tempo queste zone si espandono. Negli stadi avanzati si può perdere la capacità di vedere i colori.
Ci sono terapie efficaci?
Non c’è una cura definitiva. L’uso di lenti filtranti è di grande aiuto. Alcune ricerche hanno dimostrato che la vitamina A è dannosa. Bisogna quindi evitare l’assunzione di integratori di questa vitamina. Si sta sperimentando anche il trapianto di cellule dell’epitelio pigmentato retinico o di precursori di fotorecettori derivati da cellule staminali.
La ricerca del Gemelli sull’efficacia dello zafferano contro la malattia di Stargardt
I ricercatori hanno messo sotto osservazione 31 pazienti colpiti dalla Stargardt. Tutti i partecipanti hanno assunto 20 milligrammi al giorno di zafferano in compresse. La terapia è proseguita per sei mesi. Successivamente per altri sei mesi hanno assunti un placebo. Nel periodo in cui hanno assunto la pillola di Repron la malattia si è stabilizzata. In quello in cui hanno assunto il placebo la situazione è invece peggiorata.
Malattia di Stargardt: gli studi precedenti con lo zafferano
I potenti effetti terapeutici dello zafferano sono stati dimostrati in diversi studi. Le ricerche, svolte sul modella animale, avevano confermato la sua efficacia contro la morte delle cellule della retina. La sua funzione rallentava la progressione del processo neurodegenerativo della retina.
FONTE: Nutrients
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