Le stime parlano di un terzo della popolazione è colpito un disturbo psicologico nella sua vita. Queste condizioni possono avere un impatto significativo sociale. Ecco perché sempre più spesso team di scienziati studiano i fattori di rischio che “alimentano” questi disturbi.
Molte ricerche nel passato si sono concentrati sulla terza età
Alcune ricerche sostengono che vivere da soli possa essere un fattore di rischio. La maggior parte però si concentra sugli anziani, quindi i risultati non possono essere applicati a tutti.
Sempre più persone vivono sole
Un nuovo studio conferma questa tendenza. Il dato è preoccupante, perché sempre più persone, specie nei Paesi occidentali come l’Italia, vivono da sole. Questo è dovuto all’invecchiamento della popolazione e agli alti tassi di separazioni.
La nuova ricerca francese
I ricercatori dell’Università di Versailles in Francia hanno analizzato i dati di oltre 20.000 adulti tra i 16 e 74 anni. Le informazioni arrivavano da 3 diversi National Psychiatric Morbidity Surveys. Si tratta di studi che fotografano la condizione della salute mentale degli inglesi. Sono stati svolti nel 1993, nel 2000 e nel 2007.
Come atteso, in ogni gruppo di età e sesso, c’era un legame significativo tra vivere da soli e un disturbo mentale.
Il punto centrale è la solitudine
Già altri studi avevano confermato che questa condizione mette a rischio la salute come l’obesità. Si è anche dimostrato che la solitudine porta all’ansia e alla depressione.
Più che il concetto di vivere da soli, quindi, è quello di essere e sentirsi soli a fare la differenza. Molte persone che vivono sole, infatti, non soffrono per niente di solitudine. Il passo più importante da fare quindi è quello di fare sì che le persone che si sentono solo possano accedere a una serie di strumenti, come le terapie di gruppo o anche la pet therapy.
Il nodo che la ricerca non riesce a sciogliere è però determinante. E cioè: una persona sviluppa il disturbo mentale perché vive sola o vive solo proprio perché ha un disturbo mentale?
FONTE: Plos One
National Psychiatric Morbidity Surveys
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