Tennis, calcio, corsa, nuoto. Chi pratica sport all’aria aperta ha il 27% di probabilità in più di sviluppare un melanoma. Il dato arriva da uno studio del National Cancer Institute americano, che ha analizzato un campione di 1,4 milioni di persone.
Il melanoma
Il melanoma è il più pericoloso dei tumori che può colpire la pelle, ma anche uno dei più prevenibili. Avere molti nei (o averne di atipici) e scottarsi frequentemente al sole, infatti, sono due dei fattori di rischio più importanti. Ecco come riconoscere un neo o una macchia sospetti.
L’iniziativa a Roma
È con l’obiettivo di educare gli sportivi (e non solo) alla prevenzione del melanoma e altri tumori della pelle che nascono iniziative come quella che vedrà impegnati i dermatologi di La Roche-Posay dal 7 al 20 maggio al Foto Italico di Roma. In occasione degli Internazionali di Tennis, oltre 450.000 visitatori tra atleti, tifosi e turisti potranno effettuare visite dermatologiche gratuite per la diagnosi precoce dei tumori cutanei. I dermatologi saranno disponibili anche per fornire consigli per una corretta esposizione al sole durante lo sport all’aperto.
I risultati dell’edizione 2017
Durante l’edizione 2017, che si è svolta con le stesse modalità, sono state effettuate 700 visite e individuate 40 lesioni cutanee, tra cui 5 melanomi.
Le abitudini degli sportivi
Fortunatamente l’attitudine a proteggersi di chi pratica sport all’aria aperta è maggiore rispetto alla media della popolazione generale: dai dati raccolti dalle ultime indagini, è emerso che solo il 12% degli sportivi non utilizza una protezione solare. Di chi lo fa, però, appena il 46% utilizza una crema ad alta protezione e solo 1 soggetto su 4 indossa cappello e occhiali.
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