Le vene varicose colpiscono 4 donne su 10 e il 20% degli uomini. In molti, erroneamente, sono convinti che si tratti semplicemente di un problema estetico. Si tratta in realtà di una vera e propria malattia del sistema circolatorio. Chiamate anche varici, si caratterizzano per una dilatazione permanente di una vena. La zona più colpita è quelle degli arti inferiori.
Quali sono i sintomi?
Le vene varicose sono visibili a occhio nudo. Le vene appaiono blu o viola e possono essere anche sporgenti. A volte si ha un senso di pesantezza e di dolore nell’area colpito, una sensazione di bruciore, crampi notturni e prurito. Se non curate possono portare a conseguenze anche gravi.
Quali sono i fattori di rischio?
Tra i principali fattori di rischio si segnalano oltre alla familiarità e al sesso femminili, anche una vita sedentaria, il sovrappeso, l’età, lo stare in piedi per molte ore durante il giorno e la gravidanza.
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Il nuovo studio britannico
Una nuova ricerca dell’Università di Glasgow ha dimostrato che l’ablazione con il laser e la chirurgia di asportazione sono le due migliori opzioni per liberarsi delle varici. Questo trattamento è molto poco invasivo. Distrugge le vene con il calore creato dal laser. Il problema è che spesso, eliminata una vena varicosa, se ne formano delle altre.
Nell’ablazione lo specialista inserisce un ago per far risalire la fibra laser nel punto stabilito. Qui si attiva il laser che emette energia per distruggere la parete della vena, che sarà poi riassorbita. Ci sarà solo una piccola incisione per poter inserire l’ago. Successivamente si procede a una compressione della gamba.
La chirurgia prevede l’inserimento di una cannula nella vena, che ha la capacità di chiuderla. Il recupero impiega un paio di settimane.
Nella scleroterapia con schiuma ad ultrasuoni, il professionista inietta una soluzione nelle vene che si gonfia, forzando il sangue a cercare una via alternativa. Per questa procedura di solito servono più sessioni.
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I risultati della ricerca
Per comprendere quale sia il metodo migliore per affrontare le vene varicose i ricercatori hanno analizzato i dati di 798 persone, che sono stati pazienti in 11 diversi centri medici inglesi tra il 2008 e il 2012.
Trascorsi cinque anni dall’intervento scelto, il team dell’università scozzese ha sottoposto a un questionario quasi 600 di loro. I risultati hanno dimostrato che per il 14% dei pazienti trattati con la schiuma si è reso necessario un ulteriore trattamento, contro l’11% di chi aveva optato per il laser e al 7% di chi si era sottoposto a chirurgia. Anche il tasso di successo completo a sei mesi era inferiore con la terapia con schiuma: 43,4% contro 82,3% con trattamento laser e 78% con la chirurgia.
Si possono prevenire le vene varicose?
Alcuni fattori di rischio non sono modificabili con lo stile di vita, quindi non sempre è possibile impedire l’insorgere delle varici. Alcuni comportamenti, però, possono aiutare a migliorare la circolazione venosa e il tono muscolare, riducendo il rischio di andare incontro a questa condizione. Gli esperti consigliano di:
- fare regolarmente attività fisica moderata,
- non essere in sovrappeso,
- attenzione ai tacchi alti,
- attenzione a stare in piedi o seduti per troppo ore,
- evitare cibi salati,
- mangiare molta verdura,
- non fumare.
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