Da mesi le ricerche del mondo scientifico si stanno occupando del tasso di ospedalizzazione della variante Delta, diventata ormai la mutazione più diffusa in tutto il mondo. Oltre a essere più contagiosa delle altre fin qui identificate, quali possono essere le altre conseguenze? A rispondere a questa domanda ci ha pensato uno studio svolto da ricercatori dell’Università di Cambridge insieme a quelli del sistema sanitario britannico. I risultati sostengono che questa variante raddoppi il rischio di finire in ospedale, rispetto alle varianti fin qui conosciute. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet.
In questo articolo
Ospedalizzazione della variante Delta: cosa dice lo studio britannico
Si tratta del più importante studio svolto finora sul tasso di ospedalizzazione della variante Delta. Il gruppo di esperti ha messo sotto osservazione oltre 40.000 casi identificati dal sequenziamento in Inghilterra tra il 29 marzo e il 23 maggio 2021. I risultati dimostrano che il rischio di dover ricevere le cure di un ospedale è 1,5 volte più alto per le persone contagiate dalla Delta, rispetto a quelle colpite da Alfa, la variante inglese per intenderci. L’età media delle persone coinvolte nella ricerca è bassa, intorno ai 31 anni. Teoricamente quindi avrebbero dovuto avere meno conseguenze importanti. La stragrande maggioranza delle persone analizzate non era vaccinata. Poco più di 2 su 10 aveva ricevuto la prima dose e solo il 2% aveva completato la vaccinazione con la seconda dose.
I vaccini proteggono dall’ospedalizzazione della variante Delta
Fortunatamente quindi i vaccini proteggono dai sintomi più gravi, come già altri studi avevano dimostrato. Questo vale anche per questa variante. Il team di ricerca spiega che aver completato la vaccinazione abbassa notevolmente il rischio di dover finire in Pronto Soccorso. Tra l’altro questa mutazione colpisce persone più giovani. Questo potrebbe spiegare perché si stanno ammalando molti più ragazzi rispetto a quello che accadeva durante le prime ondate. Potrebbe essere anche una conseguenza del fatto che gli adulti sono ormai in larga parte vaccinati.
La variante Delta provoca infatti una carica virale almeno mille volte maggiore rispetto alla Alfa. I vaccini bloccano l’effetto sui polmoni, che ha conseguenze più gravi. Gli anticorpi causati dalla vaccinazione impiegano un po’ di tempo a raggiungere le vie aeree superiori. Ecco perché funzionano poco contro la contagiosità, ma molto nei confronti dei sintomi gravi.