Sintomi del contagio nei vaccinati. Dalla Gran Bretagna arriva un documento che spiega quali siano le manifestazioni dell’infezione dopo il vaccino. La variante Delta infatti ha colpito diverse persone, nonostante avessero già ricevuto il vaccino. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di chi aveva avuto una sola iniezione. Ormai la variante indiana, chiamata anche così perché identificata per la prima volta nel Paese asiatico, è prevalente in Gran Bretagna, Israele e Stati Uniti. Secondo gli esperti presto succederà la stessa cosa anche in Italia. La buona notizia è che i vaccini restano efficaci contro i sintomi gravi della malattia. Quindi non dovremmo avere brutte sorprese per quanto riguarda i numeri che arrivano dalle Terapie Intensive e dai decessi.
Solo pochi giorni fa il governo israeliano ha fatto sapere che anche in chi è vaccinato con due dosi di Pfizer rischia di più di essere contagiato.
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Sintomi del contagio nei vaccinati: oltre 4.000.000 di dati esaminati
Ora dalla Gran Bretagna arriva uno studio che mette in guardia sui sintomi a cui dobbiamo fare attenzione se siamo stati vaccinati. Il Regno Unito è uno dei Paesi dove la variante Delta è più diffusa. La ricerca si basa sui dati raccolti dall’App ZOE Covid Symptom Study, che raccoglie tutte le informazioni registrati dagli utenti britannici riguardo al Covid. In pratica chi si contagia, elenca i sintomi. Su questa applicazione si sono registrate finora più di 4.600.000 cittadini inglesi.
Sintomi del contagio nei vaccinati: lo starnuto è la principale manifestazione
Il primo dato che hanno evidenziato gli esperti è che i vaccinati che sono risultati positivi al coronavirus manifestano sintomi diversi rispetto a quelli finora considerati. I principali sono:
- mal di testa,
- naso che cola,
- starnuti,
- gola infiammata,
- perdita del gusto.
Il sintomo prevalente è rappresentato dallo starnuto. Il consiglio è quindi quello di sottoporsi a un tampone se siamo stati vaccinati e starnutiamo spesso.
Sintomi più blandi che durano poco
Il team di ricerca che ha analizzato i dati sostiene che i sintomi siano lievi e che durino per un tempo breve in chi aveva ricevuto una sola dose di vaccino. Questo confermerebbe la tenuta dei vaccini contro i sintomi gravi.
La situazione in Italia
Nel nostro Paese la variante Delta dovrebbe diventare prevalente tra pochi giorni, alla metà di luglio. Le stime sono del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Le dosi di vaccino stanno rapidamente raggiungendo le 60.000.000