Man mano che le dosi di Pfizer e Moderna vengono iniettate a decine di milioni di persone emergono nuovi effetti collaterali dei vaccini mRNA. Ormai nei Paesi dell’Unione europea si sono usate oltre 200.000.000 di dosi del vaccino messo a punto da Pzifer e Biontech e 25 milioni di quello prodotto dal colosso farmaceutico USA Moderna.
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Effetti collaterali più frequenti con Pfizer e Moderna
Gli effetti collaterali più frequenti restano sempre gli stessi:
- dolore al braccio, soprattutto nella zona in cui l’operatore sanitario ha fatto l’iniezione,
- febbre fino ai 38 gradi,
- mal di testa,
- parestesia, in pratica il formicolio agli arti,
- dolori muscolari e alle articolazioni,
- diarrea,
- nausea.
Molto più raramente si assiste a manifestazioni come:
- febbre alta,
- mal di testa intenso,
- dolori muscolari e/o articolari diffusi,
- forte stanchezza
- reazioni di tipo allergico,
- linfoadenopatia,
- parestesia importante,
- tachicardia,
- crisi ipertensiva,
- paralisi facciale.
I nuovi effetti collaterali dei vaccini mRNA
Ora l’Agenzia del Farmaco del Regno Unito, la Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA), ha fatto inserire sul foglietto illustrativo dei vaccini Pfizer e Moderna nuovi effetti indesiderati.
I nuovi effetti collaterali dei vaccini mRNA – comunque molto rari – sono:
- respiro corto,
- dolori al petto,
- la sensazione di avere i battiti accelerati,
- palpitazioni.
Chi sente uno di questi sintomi deve immediatamente mettersi in contatto con il proprio medico di base.
Nuovi effetti collaterali vaccini mRNA: anche miocarditi e pericarditi, ma eventi estremamente rari
In numeri ancora più esigui, ci sono due altre manifestazioni collaterali dei vaccini mRNA:
La scoperta è arrivata dopo che i ricercatori hanno analizzato oltre 300 casi di persone che hanno manifestato problemi al cuore dopo l’iniezione. In genere interessa gli uomini giovani alla seconda dose. I sintomi sono arrivati una quindicina di giorni dopo l’iniezione.
In generale l’Ema conferma che “i benefici di tutti i vaccini anti-Covid-19 autorizzati continuano a superare i rischi” e che “i dati scientifici indicano che riducono i decessi e i ricoveri per Covid-19”.