Il social network blocchera gli hashtag usati da chi contesta i vaccini come #vaccinescauseautism, #vaccinesarepoison e #vaccinescauseharm e le loro versioni nelle diverse lingue. Il dibattito vaccini sì, vaccini no continua a far discutere molto in tanti Paesi occidentali. Del resto sono molte le notizie prive di fondamento scientifico che circolano insistentemente da anni in Rete.
Ci vorranno comunque diverse settimane prima che la decisione diventi effettiva. Fanno sapere però che lo stop alla disinformazione è un obiettivo a lungo termine.
In questo modo il gigante dei social vuole dare seguito all’impegno preso nei mesi scorsi per fermare la disinformazione non scientifica sul mondo dei vaccini, che sono e restano una delle scoperte fondamentali per la salute dell’umanità.
Una ricerca falsa di 20 anni fa ha fatto esplodere la paura
Le paure intorno alle vaccinazioni erano esplose più di vent’anni fa, era il 1995, dopo uno studio del famigerato gastroenterologo Andrew Wakefield, che sosteneva che i vaccini contro il morbillo, la parotite e la rosolia alzassero il rischio di sviluppare l’autismo. La sua visione è stata smentita da tutte le ricerche che sono state svolte in seguito, mentre nessun altro studio ha mai confermato il suo. Qui puoi leggere tutti i falsi miti legati ai vaccini.
Facebook ha già iniziato a fare lo stesso
Anche Facebook qualche settimana fa aveva annunciato di voler escludere gli anti vax dai gruppi e dalle pagine.
Tutto questo sta avvenendo grazie ad Adam Schiff, un uomo politico americano, che ha dimostrato che gli algoritmi di Facebook e Instagram favorissero la diffusione dei messaggi contro i vaccini.
Anche YouTube blocca i video no vax
Un altro colosso del web come YouTube ha invece assicurato che tra i video consigliati non ci saranno più quelli degli anti vax.
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