Salute

Un’ora di palestra a settimana riassesta il metabolismo

Migliora pressione, pancetta, dislipidemia e glicemia, ovvero il mix che determina la cosiddetta sindrome metabolica pericolosa per il cuore

Basta un’ora di palestra alla settimana per rimettere in sesto il metabolismo. Con il giusto mix di tapis roulant, cyclette, pesi e bande elastiche, si previene la cosiddetta “sindrome metabolica”, il pericoloso mix di ipertensione, sovrappeso, glicemia e colesterolo alti che minaccia la salute del cuore. Lo dimostra uno studio internazionale pubblicato su Mayo Clinic Proceedings sotto la coordinazione dell’Università di Nijmegen, nei Paesi Bassi.

Non solo diabete e ossa

I ricercatori olandesi hanno collaborato con colleghi britannici, spagnoli e americani per approfondire gli effetti dell’allenamento contro resistenza, quello fatto con pesi, bilancieri, zavorre e bande elastiche. Diversi studi precedenti, infatti, avevano già dimostrato l’utilità di questi esercizi nel prevenire il diabete di tipo 2 e nel migliorare la salute delle ossa. Nessuno finora aveva provato a verificarne l’utilità contro la sindrome metabolica.

Gruppo San Donato

Tutti in palestra

Per colmare questa lacuna, il team di esperti ha monitorato ben 7.400 persone di mezza età che erano stato visitate in un ospedale statunitense tra il 1987 e il 2006. Tutte sane all’inizio dello studio, sono state poi seguite per quattro anni in modo da verificare l’attività fisica svolta e l’eventuale insorgenza di sintomi legati ad alterazioni metaboliche.

I benefici

Al termine dello studio si sono contati oltre mille casi di sindrome metabolica. Il rischio di sviluppare questa condizione è risultato però più basso del 17% nelle persone che avevano fatto un allenamento di resistenza. A conti fatti, basta meno di un’ora a settimana per abbattere il rischio addirittura del 29 per cento. Con il giusto mix di allenamento contro resistenza ed esercizio aerobico (fatto ad esempio correndo sul tapis roulant o in cyclette), la probabilità di sviluppare la sindrome metabolica scende del 25%.

Le raccomandazioni dei medici

«I risultati indicano che si ottengono più benefici con un modesto allenamento contro resistenza, ad esempio due sessioni da mezz’ora a settimana», spiegano i ricercatori. Non serve versare una goccia di sudore di più, e poco importa se le sessioni vengono fatte solo nel weekend o nel corso della settimana lavorativa. «Questi dati – concludono gli esperti – dovrebbero essere tenuti in considerazione per la prevenzione della sindrome metabolica e delle malattie cardiovascolari».

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