Una penna stampante 3D caricata con “inchiostro” di cellule staminali vive, capaci di riparare danni alle ossa, ai tendini e al tessuto negli organi. È questo il risultato di uno studio condotto dal Centre for Medical Discovery del St Vincent Hospital di Melbourne le università di Melbourne e di Wollongong.
La penna, che si chiama Biopen, era già stata sperimentata con successo sulle pecore per riparare lesioni alle giunture.
Come funziona la nuova tecnica
Il trattamento prevede il prelievo di cellule staminali dal paziente prima dell’intervento, per poi caricarle in speciali cartucce. La penna imprime le cellule su hydrogel, un materiale che permette loro non solo di sopravvivere ma anche di moltiplicarsi per poi creare tipi desiderati di tessuti, in questo caso cartilagine.
Qual è l’obiettivo
L’obiettivo è quello di riparare certe lesioni come quelle nella cartilagine, che al momento sono impossibili da riparare. L’idea è di trattare tempestivamente persone giovani, specialmente atleti, in modo da prevenire o almeno rallentare in seguito l’insorgenza di osteoartrite.
Svolta non solo per gli atleti
I ricercatori assicurano che siamo di fronte a una svolta importante e non solo per gli atleti, perché sarà di aiuto per il sollievo dal dolore e per il ritorno a normali attività. In uno schema più ampio se si potrà ridurre il numero di persone che soffriranno di osteoartrite, vi saranno forti risparmi di spesa medica nella società.
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