Le apnee notturne sono un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, come infarto e ictus cerebrale, e per il diabete.
I sintomi delle apnee notturne
Il primo e più importante campanello d’allarme è il russamento abituale e intervallato da pause respiratorie. Spesso chi dorme accanto alla persona che soffre di questo problema si accorge che il russare cessa improvvisamente, il soggetto va in questa pausa respiratoria per poi riprendere la respirazione con una sorta di «ruggito».
Un altro elemento importante è la cefalea che può essere presente al mattino dopo il risveglio, e che poi scompare completamente dopo un paio d’ore senza bisogno di prendere farmaci.
Un’altra cosa molto importante è la nicturia, cioè il fatto che la persona è costretta a svegliarsi più volte nel corso della notte per andare a fare pipì. Questo fatto è legato alla liberazione di un ormone particolare, il natriuretico, che viene liberato fisiologicamente nell’organismo per cercare di abbassare la pressione arteriosa nel corso della notte, pressione che altrimenti rimarrebbe elevata.
Il cerotto
Un nuovo studio clinico promuove l’uso di uno speciale cerotto che sembra essere in grado non solo di capire chi ne soffra, ma anche il grado di pericolosità. Finora la maggior parte dei dispositivi diagnostici del sonno da usare a domicilio è difficile da usare e tende a disturbare il sonno del paziente.
Il nuovo dispositivo
Lo speciale cerotto, che tra l’altro è anche economico, è in grado di registrare la pressione nasale, la saturazione dell’ossigeno del sangue, lo sforzo respiratorio, il tempo di sonno e la posizione del corpo.
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