Ultrasuoni e tecarterapia possono essere di grande aiuto per chi soffre di artrosi al ginocchio, che tendenzialmente troppo spesso pensa di doversi limitare a contrastare il dolore con farmaci e riposo. Invece la scienza negli ultimi anni è venuta in aiuto con cure innovative e il medico oggi può prescrivere anche terapie strumentali o fisiche. Ecco come capire invece se hai una lesione al menisco.
Vengono eseguite da un fisioterapista, in alcune regioni presso ospedali o ambulatori Asl, mentre in altre solo in centri privati. Ma è essenziale il controllo di un medico, che formula una corretta diagnosi e sa a che stadio è la gonartrosi.
L’artrosi del ginocchio è una patologia estremamente diffusa nel mondo occidentale, seconda per numeri solo a quella che coinvolge le vertebre.
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Che cos’è l’artrosi del ginocchio?
Si tratta della degenerazione della cartilagine articolare. Interessa soprattutto le donne sopra i 50 anni, anche se gli uomini non ne sono esenti. Generalmente si distingue in artrosi primitiva, quando cioè non è dovuta a cause specifiche se non l’invecchiamento, o secondaria, quando invece è provocata da un’altra malattia. Tutte e due le forme possono essere aggravate dal ginocchio varo e da quello valgo.
Un altro modo di classificare l’artrosi del ginocchio si basa sulla localizzazione dell’usura cartilaginea (versante interno, esterno, femoro-rotuleo). Nel caso in cui l’usura sia circoscritta ad un solo versante si parla di artrosi “monocompartimentale”. Spesso questo è anche il modo in cui esordisce la patologia che coinvolgerà gli altri settori del ginocchio solo successivamente.
Ecco le più indicate, che possono essere anche combinate insieme, quando l’infiammazione è ormai cronica.
• Marconiterapia
Totalmente indolore, sfrutta correnti alternate a frequenze elevatissime, producendo calore nella zona interessata dal dolore e risultando efficace nel trattamento delle forme artrosiche. Ogni seduta dura 15-20 minuti.
• Ultrasuoni
Sono vibrazioni meccaniche impercettibili che producono calore in profondità, riducendo il dolore e il gonfiore. La pelle del paziente, che non avverte dolore, viene a contatto solo con una testina trasmutatrice. Ogni seduta dura 10-15 minuti. Esistono anche apparecchi portatili per la terapia fai da te, molti dei quali, però, hanno una potenza limitata per evitare rischi per il paziente. Un buon apparecchio può essere costoso (oltre 600 euro), mentre l’affitto giornaliero è di circa 6 euro.
• Tecarterapia
Tratta il ginocchio dolorante con una corrente elettrica che va a stimolare i processi riparativi e antinfiammatori naturali, con un trattamento mirato alle articolazioni, alla cartilagine e alle ossa. Ogni seduta dura 30 minuti.
• Laser a raggi infrarossi
Produce un effetto antinfiammatorio e antidolorifico attraverso la vasodilatazione e l’aumento del drenaggio linfatico. Il paziente non avverte alcun dolore. Ogni seduta dura dai 2 ai 6 minuti per punto.
• Magnetoterapia
Usa le onde elettromagnetiche a bassa frequenza e intensità, tali da non provocare un aumento di calore corporeo ma, agendo da calamita, «facendo girare» gli ioni positivi e negativi nel corpo. In soldoni, accelera il metabolismo, velocizzando l’eliminazione delle sostanze tossiche e l’assunzione di quelle nutritive. L’apparecchio eroga la terapia tramite un generatore del campo magnetico contenuto nella parete di un cilindro dove viene collocato il ginocchio, in genere per 30 minuti. Gli apparecchi per la magnetoterapia da fare a casa si trovano in alcune farmacie e nei negozi di elettromedicali (i prezzi partono da 200 euro, mentre per il noleggio bastano 5-8 euro al giorno).
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