SaluteTumori

Tumori testa collo: i controlli salvano la vita. Tutto quello che devi sapere

Quali sono i sintomi e le cause? Ci sono fattori di rischio? Chi deve sottoporsi ai controlli? Chi è il medico di riferimento? Quali sono i metodi di diagnosi e i trattamenti? Tutte le risposte dell'esperto

I tumori della testa e del collo sono tra i più comuni. Sono due volte più comuni del cancro del collo dell’utero e sono la metà rispetto a quelli del polmone. Stiamo parlando di numeri elevati: il 3% di tutti i tumori che ci sono ogni anno in Italia. Si tratta di 18 nuovi casi l’anno ogni 100.000 abitanti con una tendenza purtroppo in aumento.
In Europa ne vengono diagnosticati oltre 150.000 nuovi casi ogni anno.

Diagnosi precoce fondamentale per la cura dei tumori testa collo

“La buona notizia è che con una diagnosi precoce possono essere intercettati velocemente. In questi casi la sopravvivenza a 5 anni è dell’80-90 per cento. Se invece sono identificati tardi, la sopravvivenza si dimezza e in alcuni casi è addirittura più bassa. Questo è il messaggio forte che vogliamo far passare: noi possiamo agire davvero sulla diagnosi precoce per salvare la vita di molte persone. Il referente per questi tipi di tumore è il chirurgo otorinolaringoiatria. Questo è un aspetto molto importante”. Domenico Cuda è direttore di Otorinolaringoiatria all’ospedale di Piacenza, ed è il presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico facciale.

Gruppo San Donato

Il ruolo dell’otorinolaringoiatra nella cura dei tumori testa collo

“Cosa succede troppo spesso, da nord a sud, da posti rurali a grandi centri urbani? – continua l’esperto -. Il paziente che ha uno dei sintomi di questo tumore di solito non sa a chi rivolgersi. L’opinione pubblica non sa che l’otorinolaringoiatra si occupa principalmente di chirurgia della testa e del collo. Poi ci occupiamo del resto, ma in prima istanza siamo i chirurghi di testa e collo. L’otorinolaringoiatra una volta che vede un paziente con i sintomi capisce subito la situazione. Può arrivare alla diagnosi in tempi rapidissimi, evitando al paziente il continuo rimbalzo tra medici di base e specialisti, chirurghi generali, oncologi. Il problema è che arrivano da noi con un ritardo anche di mesi dall’inizio dei sintomi e questo non è accettabile. La diagnosi da noi può essere fatta in una sola giornata.

Quali sono i sintomi dei tumori testa collo?

La tumefazione al collo

Il sintomo principale è una tumefazione del collo, che può essere di natura benigna o maligna. Quando parliamo di tumefazioni parliamo di noduli profondi. A volte sono anche visibili. Altrimenti possono essere scoperti con l’auto palpazione del collo, che dopo i 50 anni andrebbe fatta con una certa regolarità.

Ovviamente quello che ci interessa maggiormente è il substrato maligno. Quindi da questo punto di vista possono essere o tumori primitivi, sono generalmente dei linfomi, oppure delle metastasi di tumori delle prime vie aeree digestive che in massima parte sono asintomatiche. Si palesano molte volte con una tumefazione del collo che sarebbe poi una metastasi linfatica di questi stessi tumori.

Da qui la necessità di sottoporre a screening tutte le tumefazioni, soprattutto se si hanno superato i 50 anni e si è fumatori. Fortunatamente sono spesso benigne. Soprattutto nei giovani si tratta in larghissima parte di cisti congenite. Oppure possono essere anche delle malattie flogistiche, come delle adeniti. In persone che hanno la tubercolosi possono esprimere la malattia tubercolare anche se sono forme più rare.

Che caratteristiche deve avere il nodulo?

Il nostro target ovviamente è quello della popolazione adulta soprattutto con fattori di rischio, in cui invece una tumefazione che abbia alcune caratteristiche – è dura, non si sposta, non fa male ed è presente da più di tre settimane – deve mettere in allarme. Qui interviene la figura dell’otorinolaringoiatra che immediatamente può andare ad esaminare endoscopicamente le prime vie digestive, accorciando la diagnosi in maniera decisiva.

Quali sono gli altri sintomi dei tumori testa collo?

Gli altri sintomi sono:

  • la disfonia della voce che va giù.
  • Difficoltà ad ingoiare, quindi disfagia.
  • Il mal di gola che non passa e che colpisce un punto determinato senza mai spostarsi.
  • O anche un dolore alla gola che si irradia all’orecchio, soprattutto quando ingoiamo cibi caldi.

Questi sintomi devono insistere per almeno tre settimane

È importante stabilire il limite temporale di almeno tre settimane perché altrimenti rischiamo di suscitare allarmismi inutili. L’abbassamento della voce è estremamente comune, come la difficoltà ad ingoiare per molti anziani.

Però quando il disturbo resiste da tre settimane, dobbiamo rivolgerci all’otorinolaringoiatra. Anche la concomitanza dei sintomi è un campanello d’allarme. Oppure se ci sono fattori di rischio come l’età avanzata, il fumo di sigaretta, l’assunzione di alcolici, le diete povere di fibre vegetali e la cattiva igiene orale.

Ci sono delle infezioni virali come quelle del papilloma umano che possono avere un effetto cancerogeno.

Quindi se abbiamo più di 50 anni, siamo fumatori e abbiamo uno o più sintomi di questo tipo per tre settimane dobbiamo rivolgerci subito a un otorinolaringoiatra.

Si parla spesso del rischio di sviluppare i tumori testa collo a causa del sesso orale. Cosa c’è di vero?

I casi da infezioni da HPV sono in incremento anche perché riusciamo a diagnosticare meglio questo tumore. Ad esempio facciamo le tipizzazioni sulle biopsie che prima non facevamo. Però sono sicuramente una frazione in aumento sia negli uomini, sia nelle donne. I tumori indotti da Papilloma virus fortunatamente hanno una prognosi più favorevole rispetto a quella dei tumori indotti da altri fattori di rischio. A parità di dimensione e di diffusione dei linfonodi del collo hanno una prognosi migliore. Questo è così vero che esiste una stadiazione a parte che viene riconosciuta internazionalmente nei casi di tumore indotto dal virus. Addirittura nella maggior parte dei casi si possono anche evitare interventi chirurgici demolitivi e trattarli con associazioni di chemioterapia e radioterapia.

Il vaccino anti HPV può essere utile?

Non c’è ancora un’ampia diffusione dei vaccini anche perché i sierotipi, le tipologie di virus interessate nei due distretti sono diverse e sono dei sierotipi diversi.  Ancora non abbiamo dati robusti a supporto della vaccinazione però è certamente una delle strade che si seguiranno in futuro.

Come avviene la diagnosi dei tumori testa collo?

L’esame cardine è quello endoscopico. Oggi lo standard qualitativo delle indagini endoscopiche otorinolaringoiatriche è veramente molto elevato. Non si va solo a esplorare queste cavità. Si va ad esplorare con una altissima risoluzione, un’altissima definizione di immagini e spesso anche con delle sorgenti di luce che consentono di evidenziare minute anomalie della vascolarizzazione per cui la percentuale di diagnosi già con la semplice visita è veramente molto alta.

Per la diagnosi basta anche una sola visita dall’otorinolaringoiatra

La diagnosi di certezza richiede una biopsia e la diagnosi di stadiazione che richiede l’esecuzione di altre indagini, come per esempio la TAC e la risonanza, la PET in casi specifici. Questo perché una volta individuata la neoplasia bisogna poi caratterizzarla bene in termini di stadio. Allora c’è bisogno anche di fare delle indagini strumentali. Diciamo che dal sospetto alla diagnosi nel caso delle neoplasie testa e collo del distretto otorinolaringoiatriche la via è veramente molto breve.

Quali sono i trattamenti?

Dopo aver studiato accuratamente la neoplasia, l’otorinolaringoiatra segue le linee guida internazionali che ormai sono ben codificate e vengono aggiornate regolarmente. A seconda dello stadio sceglie tra l’opzione chirurgica o l’opzione di terapie sistemiche. Stiamo parlando di chemioterapia associata a radioterapia o la radioterapia esclusiva. In genere negli stadi iniziali l’opzione chirurgica è sempre una delle opzioni più raccomandate.

Vi sono anche delle neoplasie come quelle per esempio papilloma indotte, che abbiamo citato prima, che invece hanno dei percorsi più favorevoli e minori effetti collaterali con i trattamenti chemio-radioterapici. Però generalmente l’approccio chirurgico è uno di quelli più utilizzati.

L’intervento chirurgico è molto invasivo?

Nell’arco degli anni si è passati da interventi molto radicali con a volte pesanti conseguenze funzionali ad interventi molto più selettivi. Per esempio gli stessi svuotamenti del collo più utilizzati oggi sono gli svuotamenti selettivi. Cerchiamo di risparmiare al massimo le strutture nervose e vascolari. Certo dipende poi anche dall’estensione. In alcune neoplasie avanzate queste strutture peraltro sono già danneggiate dal tumore stesso. Può succedere in questi casi di dover sacrificare alcune zone. Fortunatamente ormai accade solo in casi molto avanzati. La tendenza oggi è quella di fare delle asportazioni chirurgiche molto selettive e meno invasive possibili.

Radioterapia e chemioterapia sono utili?

Certamente chemioterapia e radioterapia sono utilizzate con una base abbastanza regolare sia come completamento del trattamento chirurgico, sia anche da sole. Questo per dare il massimo delle probabilità di guarigione al paziente.

I trattamenti più avanzati quali sono?

Si sta sviluppando anche nel nostro distretto quello della medicina di precisione. A seconda di alcuni indicatori di alcuni marcatori del tumore si possono fare anche delle terapie molto mirate. Si tratta di terapie con un target molecolare sulla superficie delle cellule neoplastiche molto specifico. Questo viene fatto per poter ridurre la necessità di trattamenti chemioterapici.

Cosa succede dopo i trattamenti?

Una volta trattato il tumore il paziente entra in un programma di follow-up che è estremamente codificato e regolare. Sono gli stessi professionisti che hanno preso in cura il paziente a occuparsene. Anche in caso di ripresa della patologia vi può essere la possibilità di un secondo trattamento risolutivo, oppure comunque di un trattamento che allunghi molto la sopravvivenza del paziente. Quindi il follow up e il controllo periodico deve essere pianificato in maniera molto rigida.

Come si previene?

La prima prevenzione è smettere di fumare le sigarette.

Una su tutte quella del fumo il fumo è però stata una una iattura una tragedia per generazioni di persone. Il controllo in caso di piccole anomalie, di piccole escrescenze che potrebbero dipendere dal Papilloma Virus è determinante. Possono essere rimossi molto agevolmente, togliendo il rischio che possano evolvere in forme tumorali.

Le diete sono molto importanti. Devono essere ricche di fibre. Un altro fattore di rischio molto importante è l’igiene orale. Ci sono anche delle attività lavorative che espongono alcuni soggetti a rischio. Sono ad esempio i parquettisti o chi lavora nelle concerie. Devono essere controllati con più frequenza.

Leggi anche…

 

 

Mostra di più

Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
Pulsante per tornare all'inizio