Nuova terapia contro il tumore alla prostata. Migliaia di uomini con questo cancro in stadio avanzato potrebbero evitare la chemioterapia, combinando la radio e l’ormone-terapia. La scoperta arriva da un nuovo studio della Royal Marsden NHS Foundation Trust e dell’Institute of Cancer Research di Londra. Secondo la ricerca colpire con la radioterapia le zone dove il cancro si è diffuso può rallentare la progressione della malattia, al posto della chemioterapia che ha effetti collaterali importanti.
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Nuova terapia contro il tumore alla prostata, protagonista al Congresso di radioterapisti e oncologi
La sperimentazione ha dimostrato che il cancro nei pazienti non progredisce per circa sei mesi e mezzo, mentre nel 40% addirittura per un anno.
La ricerca è stata presentata nel corso del del Congresso della Società europea di Radioterapia e Oncologia. Si tratta del primo studio prospettico per investigare l’uso della SBRT, la radioterapia stereotassica corporea, nei pazienti con un tumore alla prostata oligoprogressivo ormone resistente.
Cos’è il tumore alla prostata oligoprogressivo ormone resistente?
Questo tipo di cancro insorge quando le cellule del tumore originario raggiungono meno di tre altre zone del corpo, formando nuovi tumori o lesioni. La progressione della malattia dopo la terapia ormonale rappresenta un segno che il tumore sia diventato resistente al trattamento.
I risultati della sperimentazione hanno però rivelato che solo uno o due tumori possono essere resistenti e non tutti. Quindi se li trattiamo con la radioterapia, il resto dei tumori risponderà anche alla terapia ormonale.
I risultati dello studio britannico
Nello studio i ricercatori hanno voluto capire se utilizzando la SBRT insieme a un tipo di ormone-terapia, chiamata agenti mirati ai recettori degli androgeni, a pazienti con tumore alla prostata oligoprogressivo avrebbe rallentato l’avanzamento del cancro.
Gli esperti hanno prescritto a tutti i pazienti 5 o 6 trattamenti di radioterapia, che non è dolorosa e impiega tra i 20 e i 30 minuti per ogni sessione.
La sopravvivenza media libera da progressione dopo la SBRT è stata di 6,4 mesi e il 40 per cento degli uomini non presentava evidenza di crescita del cancro 12 mesi dopo il trattamento.
I ricercatori stimano che circa 2.000-3.000 uomini all’anno soddisferebbero i criteri di idoneità sopra indicati.