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La trombosi
Solo il 30% degli italiani sa cosa sia e più della metà ignora che le malattie da trombosi si possano evitare almeno in un caso su tre.
La trombosi avviene quando una piccola quantità di sangue si coagula all’interno di una vena o di un’arteria e aderisce alla sua parete, bloccando, parzialmente o totalmente il passaggio del sangue attraverso quella vena. Il coagulo prende il nome di trombo. Quando avviene nelle arterie può causare infarto e ictus. Quella venosa colpisce generalmente le gambe o le braccia, o in casi più rari le vene profonde dell’addome. Quando interessa le vene profonde viene chiamata trombosi venosa profonda (o TVP), quando colpisce le vene del circolo superficiale spesso viene chiamata flebite.
Sintomi della trombosi
Tendenzialmente i sintomi della trombosi nella gamba vanno dal gonfiore all’arrossamento della parte colpita fino a dolore simile a un crampo, anche se può capitare che i segnali siano molto lievi. Nel braccio, pur essendo molto rara, circa tra il 2 e il 3% dei casi – si manifesta con dolore e gonfiore. Può succedere che il braccio e la mano diventino molto bianchi.
Persone in sovrappeso
Tutti gli esperti concordano sul fatto che chi è obeso ha un grande rischio di trombosi. Questo rischio cresce con l’aumentare del peso.
Fumatori
Sono tanti i pericoli a cui si espone chi fuma. Tra questi c’è la trombosi. Il fumo in effetti colpisce anche i vasi sanguigni, danneggiandoli.
Donne incinte
La gravidanza è un periodo a rischio. Una delle ragioni è l’aumento di ormoni – soprattutto estrogeni – nel sangue. Un altro riguarda invece proprio la presenza del feto nella pancia. Man mano che diventa sempre più grande può schiacciare dei vasi sanguigni nell’addome e nella zona pelvica, bloccando il flusso del sangue.
Chi assume estrogeni
L’assunzione di pillole anticoncezionali o della terapia ormonale sostitutiva alza il rischio di trombosi. Bisogna fare degli screening per poter stare serene.
Chi ha infezioni o malattie
da infiammazione
Stiamo parlando di alcuni tipi di cancro, come quelli al cervello, alle ovaie, al pancreas, al colon, allo stomaco, al polmone o ai reni. Spesso i trombi possono manifestarsi anche prima della diagnosi di cancro, tanto da poterne rappresentare un sintomo. Anche chi ha il diabete, l’HIV o malattie come quella di Crohn.
Chi sta fermo a lungo
Ci possono essere diverse ragioni per le quali dover stare immobili a lungo. Una di queste ad esempio è essere in ospedale. Anche rimanere seduti in macchina, su un pullman o su un aereo per più di 4 ore alza le probabilità, soprattutto se non beviamo sufficiente acqua.
Chi ha familiari che hanno
sofferto di trombosi
Ci possono essere anche cause genetiche nella trombosi. Alcuni disturbi ereditati possono rendere il sangue meno fluido. Occorre sottoporsi a dei test per cercare se ne abbiamo ereditato qualcuno.
Se hai già avuto episodi di trombosi
Un terzo di chi ha avuto problemi di trombi ne avrà altri entro 10 anni.
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