Inizia a farsi strada la certezza che il coronavirus persista nell’aria più a lungo di quanto si pensasse all’inizio. Questo significa che le tanto discusse mascherine andrebbero portare in via precauzionale ogni volta che si esce di casa, e non solo se si pensa di essere infetti.
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La trasmissione del coronavirus
non avviene solo via droplet
A mettere finalmente chiarezza al dibattito potrebbe essere una ricerca del New England Journal of Medicine che lo scorzo 17 marzo ha dimostrato che il virus si può disperdere nell’aria non solo attraverso le goccioline di Flūgge (che viaggiano a 1-2 metri dalla persona e che poi cadono a terra; da qui la distanza di sicurezza che i medici ci invitano a mantenere), ma anche con aerosol, che resta sospeso in aria e può raggiungere distanze maggiori.
Nell’aria fino a 3 ore
Questo è importante soprattutto negli ospedali, dove molti pazienti sottoposti a ventilazione meccanica in stanze chiuse e inevitabilmente affollate potrebbero causare l’accumulo del virus nell’aria. Secondo lo studio, il virus può resistere in aerosol fino a tre ore, anche se la sua quantità si dimezza in un’ora.
Lunghezze maggiori
Anche un esperimento del Massachusetts Institute of Technology pubblicato su Jama il 26 marzo ha rilevato un dato simile. E cioè che il virus viaggia sia sulle goccioline di Flugge, sia in aerosol, e che quest’ultimo può arrivare a 7-8 metri con uno starnuto potente. Tuttavia, lo studio precisa che le microparticelle più piccole possono viaggiare nell’aria anche per distanze ben più lunghe.
L‘Oms pronto a rivedere le linee guida
Alla luce di queste scoperte, gli Stati Uniti hanno invitato tutti i cittadini a indossare le mascherina ogni volta che si esce di casa. E adesso anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità è pronta a cambiare linee guida con la stessa raccomandazione. Attualmente l’Oms raccomanda una distanza minima di almeno un metro da una persona che tossisce o starnutisce e sottolinea che i malati o le persone che mostrano i sintomi della malattia dovrebbero indossare le mascherine.
«L’Oms sta riaprendo la discussione esaminando le nuove prove per vedere se dovrebbe esserci un cambiamento nel modo in cui consiglia l’uso delle mascherine», ha detto Heymann. Se i dati degli studi verranno confermati, ha commentato Heymann, «è possibile che indossare una mascherina sia altrettanto efficace o più efficace della distanza interpersonale».
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