Se quando tossiamo espelliamo del catarro, magari anche abbondante, dalla bocca, la tosse viene definita grassa (o improduttiva). La sostanza prodotta non è altro che muco secreto dalla ghiandole delle mucose respiratorie ed è composto da saliva, secrezioni paranasali e tracheo-bronchiali e da cellule epiteliali desquamate. La sua azione è molto importante, perché garantisce l’umidificazione del tratto respiratorio e cattura batteri e microorganismi. Insomma il colore del muco può essere la nostra prima autoanalisi.
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Quando il catarro può creare dei problemi?
Le secrezioni prodotte in un giorno oscillano tra i 25 ml e i 100 ml e questa sostanza viene ingoiata naturalmente. Il muco diventa un problema quando, per determinate ragioni, assistiamo a una sua iperproduzione: in genere dipende da malattie respiratorie come raffreddore, bronchite, BPCO, pertosse e tubercolosi ecc. In questi casi si può arrivare a produrne fino a mezzo litro in appena 24 ore. Quando se ne produce troppo, l’espettorato frena la circolazione dell’aria e di conseguenza il corpo reagisce con il meccanismo della tosse per cercare di espellerlo. Il catarro viene anche eliminato con la sua ingestione. Ma lo sai che il colore del muco è indicativo del tuo stato di salute e ti suggerisce come curare la tosse? Ecco le indicazioni.
Colore del muco: catarro bianco o mucoso
Questo tipo di espettorato è formato quasi esclusivamente da muco. È decisamente vischioso e filante. In genere è tipico delle bronchiti, nell’asma bronchiale e nella fibrosi cistica. Molto comune anche tra i fumatori e gli allergici.
Catarro giallo-verdastro o purulento
È piuttosto denso e gelatinoso. È tipico delle infezioni a carico del tratto tracheo-bronco-polmonare. Contiene anche pus.
Colore del muco: catarro rosaceo o biancastro o sieroso
È schiumoso con una tipica sfumatura rosacea. È tipico dell’edema polmonare, ma anche di altre malattie gravi come il carcinoma polmonare.
Catarro a gelatina di lampone o emorragico
È composto da un mix di muco, sangue, siero o pus. È tipico delle neoplasie polmonari e delle broncopneumopatie.
Catarro fibrinoso
È piuttosto raro. Si verifica solo ma non sempre in caso di polmonite fibrinosa.
Quali sono le terapie
Naturalmente dipende dalla causa che ha scatenato l’iperproduzione di muco. In genere si prescrivono mucolitici e farmaci espettoranti, come l’acetilcisteina, che agiscono stimolando l’espulsione delle secrezioni. I mucolitici agiscono incrementando la fluidità del catarro, consentendo una più facile eliminazione.
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