Il tetano è una malattia infettiva, non contagiosa, causata dalla contaminazione di tagli e ferite con le spore del batterio Clostridium tetani. Il batterio è presente in natura sia in forma vegetativa, che di spore. Il germe in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia.
Il contagio
Il batterio si trova in genere nell’intestino degli animali e dell’uomo e viene eliminato con le feci. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite dove, in condizioni opportune, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina. Il batterio non invade i tessuti ma la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi.
La cura
La malattia non è contagiosa, quindi l’isolamento nel paziente non è necessario. Il trattamento della forma generalizzata richiede il ricovero ospedaliero e consiste, oltre che nelle cure della ferita, nella somministrazione di siero antitetanico e soprattutto nel tentativo di sciogliere le contratture mediante miorilassanti. L’obiettivo è scongiurare l’asfissia in attesa che cessino spontaneamente gli effetti della tossina.
La prevenzione
L’arma di prevenzione è il vaccino. Per i bambini nel primo anno di vita (ciclo di base), il vaccino antitetanico è incluso nel vaccino esavalente (contro difterite, tetano, pertosse acellulare, epatite B, Haemophilus influenzae tipo b, polio). Per i successivi richiami sono disponibili preparazioni combinate (vaccino trivalente contro difterite, tetano e pertosse, o vaccino tetravalente contro difterite, tetano, pertosse e polio).
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