In Italia l’infezione da HIV è stabile, ma non accenna a fermarsi. Nel 2017 – ultimo dato disponibile – si contano 3.443 nuove diagnosi. Si tratta di 5,7 nuovi casi ogni 100.000 residenti. La popolazione più colpita è quella tra i 25 e i 29 anni di età. Le persone con infezione da HIV che seguono la terapia sono oltre 100.000. Nonostante da anni ci sia un test HIV gratuito e anonimo, circa la metà delle persone arriva tardi alla diagnosi e in fase clinica avanzata. È un grave errore, perché prima si inizia la terapia e maggiori sono le possibilità di avere una buona qualità di vita, grazie ai passi avanti nelle cure.
I rapporti sessuali non protetti restano il primo motivo del contagio. Nel 2017 erano l’84,3% del totale. Gli eterosessuali erano il 45,8%, mentre gli uomini gay il 38,5 per cento. I consumatori di sostanze stupefacenti si fermano al 3% dei casi.
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Test HIV gratuito e anonimo
Perché rimanere nel dubbio? Basta un piccolo prelievo di sangue o un rapido tampone salivare per sapere se quella distrazione di una sera ci ha trasformato in sieropositivi. Nessuna vergogna, nessuna lista d’attesa: il test è gratuito e anonimo. Come si fa, ce lo spiegano gli esperti dell’Ospedale San Raffaele e dell’associazione Anlaids, che ogni primo venerdì del mese offrono gratuitamente il test salivare Easytest, in grado di dare la risposta in appena 20 minuti. Quest’anno l’iniziativa viene proposta anche in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS del 1 dicembre. Esistono anche sedi dove poter fare il test dell’HIV rapido.
Per informazioni, visita il sito www.easytest.it.
Il test sul sangue
Basta un semplice prelievo di sangue per verificare la presenza di anticorpi specifici contro il virsu HIV, grazie ad una particolare tecnica disponibile in tutti i laboratori di analisi. Il test di regola è gratuito e riservato, anche se, in molti laboratori e centri di screening, il test viene eseguito a fronte del pagamento del ticket e/o esibizione della tessera sanitaria. Gli stranieri senza permesso di soggiorno godono dello stesso diritto dei cittadini italiani.
Il test salivare
Recentemente è stato messo a punto un test rapido, su saliva, che consente di fornire ai pazienti una risposta entro pochi minuti dal prelievo. Il test può dare due risposte: se è negativo esclude l’avvenuto contatto con l’HIV; mentre la positività esprime la presenza di anticorpi specifici anti-HIV che vengono prodotti dopo l’esposizione al virus. Come tutti i test di screening, anche questo non dà una risposta definitiva circa l’avvenuto contagio. Un esito positivo deve essere confermato dall’esame standard su sangue. È importante, a tale proposito, ricordare che la saliva non è in grado di trasmettere il virus, in quanto contiene solo anticorpi specifici rivelabili con il test. Per questo motivo, il bacio (anche profondo) è considerato un comportamento privo di rischio.
Attualmente il test salivare è utilizzato nei paesi industrializzati solo nel contesto di campagne di prevenzione.
Chi dovrebbe fare il test per l’HIV anonimo e gratuito
Tutte le persone sessualmente attive dovrebbero eseguire il test: è fortemente raccomandato quando si inizia un rapporto stabile e prima della gravidanza e, in ogni caso, se si pensa di aver avuto rapporti sessuali a rischio non protetti.
Qual è il momento più opportuno?
Ci si può sottoporre al test in qualsiasi momento. Bisogna tuttavia ricordare che gli anticorpi anti-HIV compaiono in genere dopo 1-2 mesi dal contagio, ma talora anche tre mesi dopo. Tale intervallo corrisponde al cosiddetto “periodo finestra”, compreso per l’appunto tra il momento del contatto con il virus e la siero-conversione. Per questo motivo, in caso di pregressi comportamenti a rischio, è bene effettuare il test al terzo e dopo il sesto mese dall’ultimo rischio di contagio.
Test HIV gratuito e anonimo: come viene garantita la privacy
Il test è effettuato solo con il consenso della persona. Il risultato del test è riservato e viene comunicato e consegnato alla sola persona che lo ha effettuato. Attraverso il counselling, il medico spiegherà il significato del risultato del test.
Quali sono i vantaggi
La conoscenza precoce dell’eventuale sieropositività deve essere la premessa di una cura altrettanto tempestiva, che consente di evitare la progressione dell’infezione da HIV verso una grave malattia (AIDS), con un radicale miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita futura.
Cosa significa scoprire di essere sieropositivi
La condizione di sieropositività implica l’avvio di un percorso caratterizzato da una diagnosi approfondita dello stadio dell’infezione, da una costante sorveglianza ed osservanza delle cure che si dovessero rendere necessarie. Purtroppo la sieropositività è talvolta ancora causa di discriminazione e motivo di pregiudizio ed emarginazione dovuti alla paura del contagio, anche se l’unica modalità di trasmissione dell’HIV è attraverso il sangue infetto, i rapporti sessuali o la trasmissione da madre a figlio. Soltanto una corretta informazione può aiutare a superare questi preconcetti tuttora radicati nella mentalità comune.
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