Un test della saliva per il tumore al seno. La sperimentazione è partita in Gran Bretagna, dove anche una famosa conduttrice televisiva si è sottoposto a questo test, dimostrando che funzione. L’esame identifica quasi metà delle donne che svilupperà il tumore al seno nella decade successiva. Questa nuova diagnostica potrebbe salvare la vita a migliaia di donne in età fertile. Sembra particolarmente utile per le donne che hanno un tumore al seno per rischio genetico.
I ricercatori hanno analizzato i dati di test della saliva di quasi 2.500 donne a rischio di sviluppare un cancro al seno. Fra queste donne 644 si sono ammalate. Gli esperti hanno monitorato la loro salute per quasi dieci anni.
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Test della saliva per il tumore al seno: va misurata anche la densità della mammella
Il test insieme alla misurazione della densità del cancro al seno, predice accuratamente le donne con alto rischio di tumore alla mammella in quasi il 50% delle signore sottoposte all’esame.
Secondo gli esperti se tutte queste donne prendono farmaci per prevenire il tumore al seno, potrebbe prevenire un quarto dei casi di tumori al seno. Questo potrebbe significare salvare la vita potenzialmente a 2.000 donne all’anno. Ricordiamo che il 20% dei casi interessa proprio donne in età fertile.
I risultati di questa sperimentazione sono promettenti. Al momento le donne sotto i 50 anni hanno a disposizione il test genetico se hanno una storia familiare di tumore al seno in giovani donne.
Le mutazioni BRCA1 e BRCA2
I ricercatori hanno scoperto che le donne con un rischio da moderato ad alto di cancro al seno sono il 48% di quelle che svilupperanno un tumore al seno aggressivo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Genetics in Medicine.
Gli esperti hanno individuato circa un tumore su 50 con mutazioni BRCA1 o BRCA2, che aumentano il rischio di un cancro aggressivo.
Test della saliva per il tumore al seno: come funziona lo screening al momento
Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni. In alcune Regioni si sta sperimentando l’efficacia in una fascia di età più ampia, quella compresa tra i 45 e i 74 anni.