Le speranze sono ovviamente concentrate sul vaccino. Ci vorranno ancora diversi mesi, nonostante si moltiplichino gli annunci di molti centri di ricerca internazionali, che sostengono di essere ormai prossimi alla sperimentazione sulle persone. L’ultimo in ordine di tempo è arrivato da Israele, ma sembrano a buon punto anche in Australia e negli Stati Uniti. Come si diceva però siamo ancora lontani. Qual è la terapia contro il coronavirus che viene utilizzata nei nostri ospedali?
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Terapia contro il coronavirus: la sperimentazione all’ospedale di Napoli
Ha innescato molte speranze la notizia arrivata qualche giorno fa dall’Ospedale Cotugno di Napoli, dove è stata sperimentata con successo una terapia a base di tocilizumab. Si tratta di un farmaco prescritto contro l’artrite reumatoide. Due pazienti ricoverati presso il nosocomio campano per gravi infezioni polmonari hanno risposto bene alla cura e sono migliorati in 24 ore. Naturalmente ci vorrà ancora molto tempo per capire se davvero funziona, ma è un’altra freccia da usare contro il Covid-19. Nuove sperimentazioni si stanno eseguendo con questo medicinale ora in diversi ospedali italiani.
I farmaci immunomodulatori
Tocilizumab fa parte dei farmaci immunomodulatori, in grado cioè di variare l’attività del sistema immunitario. In particolare agiscono contro le citochine, che sono tra le cause delle infezioni polmonari più gravi. Le citochine sono piccole proteine che si legano a specifici recettori presenti sulla membrana e comunicano alla cellula un’istruzione specifica come, ad esempio, lo stimolo a crescere, oppure a differenziarsi o ancora l’ordine di morire.
Terapia contro il coronavirus: gli antivirali anti HIV
Tra i cocktail di farmaci utilizzati già in Cina e ora usati anche nei nostri ospedali c’è la combinazione lopinavir/ritonavir. Si tratta di antivirali prescritti nella terapia contro l’Aids. In questi casi la somministrazione è piuttosto breve, perché gli effetti collaterali sono molti. Può essere aggiunta anche la clorochina, un farmaco anti malaria.
Farmaco anti Ebola sta funzionando in alcuni casi
Si sta utilizzando anche remdesivir. Si tratta di un farmaco non ancora in commercio, ma già testato contro Ebola. Il principio attivo è in grado di bloccare la replicazione del virus. Al momento ha funzionato su diversi pazienti colpiti da Covid-19.
In Germania scoperto come bloccare la porta di ingresso nelle cellule al nuovo coronavirus
Un’équipe di scienziati del German Primate Center – Leibniz Institute for Primate Research di Göttingen in Germania ha recentemente pubblicato un nuovo studio, che spiega come il nuovo coronavirus sia in grado di “entrare” nelle cellule per riprodursi. Al centro della situazione c’è un enzima, che potrebbe essere inibito da un farmaco, già clinicamente testato ed utilizzato, il quale potrebbe bloccare l’infezione. Il farmaco in è il Camostat mesilato, già approvato in Giappone nella terapie di alcune infiammazioni che colpiscono il pancreas. La sperimentazione di questo medicinale sta dando ottimi risultati: in parole povere chiuderebbe la porta d’ingresso al virus. Anche in questo caso, però, servono molti altri accertamenti.
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