Durante i cambi di stagione, e specialmente nel passaggio dai mesi più caldi a quelli più freddi, l’insorgenza di talloni screpolati è piuttosto comune. «In questa zona del piede, la pelle è sottoposta a continue sollecitazioni e stimoli meccanici, come gli sfregamenti con le scarpe, e quindi tende a disidratarsi facilmente», spiega Marta Brumana, responsabile di dermatologia di Humanitas San Pio X e Humanitas Medical Care Murat. «In queste situazioni si possono creare delle alterazioni del film idrolipidico, che portano secchezza, ruvidità e predisposizione alla formazione di fissurazioni, cioè taglietti, anche fastidiosi e doloranti, fino al sanguinamento».
In questo articolo
Talloni screpolati: consigli di routine quotidiana
Creme, maschere e pietra pomice per talloni screpolati
Una combinazione di idratazione, esfoliazione e protezione della pelle è l’approccio consigliato per la risoluzione delle screpolature. Ecco i suggerimenti della dermatologa:
- Limitare l’acqua. Sono suggeriti bagni e docce di massimo cinque-dieci minuti, prediligendo acqua tiepida. Utilizzare un detergente delicato, meglio su base oleosa. È possibile aggiungere all’acqua oli essenziali o sale, ma attenzione in caso di predisposizione allergica agli oli profumati.
- Entro cinque minuti dal lavaggio, applicare una crema idratante specifica. Perfette le soluzioni che contengono urea, dal 10 al 30%, a seconda di quanto il tallone è secco e ispessito, oppure acidi, come l’alfa idrossiacidi o l’acido salicilico. Meglio evitare rimedi casalinghi, come dentifricio o aceto: esistono in commercio molti prodotti validi e sicuri.
- Maschera notturne. Quando è possibile, anche una-due volte a settimana, applicare uno strato abbondante di vaselina più un calzino di cotone prima di andare a dormire.
- Evitare di rimuovere la pelle screpolata in modo aggressivo, ad esempio con lame taglia calli. Il rischio è di causare danni peggiori e infezioni. Piuttosto, ideale la pietra pomice, delicata e rispettosa. Importante detergerla bene dopo ogni utilizzo.
Calze e scarpe
«Indossare sempre un paio di calze, congruenti alla stagione per pesantezza, con le scarpe chiuse» suggerisce la dermatologa di Humanitas. «Devono essere sempre pulite e asciutte, da cambiare frequentemente se si tende all’iper sudorazione. Le calze di materiali naturali, come il cotone, tendono ad essere più morbide sulla pelle rispetto a quelle realizzate con materiali sintetici. Il cotone è una buona scelta anche perché assorbe l’umidità in eccesso e permette ai piedi di respirare. Le calze sintetiche, al contrario, possono trattenere l’umidità e causare irritazioni». Per quanto riguarda le scarpe, in caso di talloni screpolati meglio scarpe chiuse sul tallone. «Il modello slingback è di moda ma in caso di talloni screpolati può peggiorare la secchezza cutanea» fa sapere Brumana.
Cerotti e unguenti in caso di tagli
Se oltre alla disidratazione, sono presenti anche fissurazioni o ragadi, continua l’esperta, «è importante applicare un cerotto liquido oppure un unguento specifico per le fissurazioni. In questo modo si protegge la ferita, si favorisce la guarigione e si evitano sovra infezioni. Mentre se le ragadi non guariscono è importante recarsi dal dermatologo».
Talloni screpolati: altre cause
Tra le altre cause dei talloni screpolati ci sono «alcune patologie cutanee, come psoriasi, tinea pedis (infezione fungina), dermatite e piede d’atleta, anomalie del piede, alterazioni circolatorie oppure obesità».
Attenzione anche in caso di diabete: i disturbi dermatologici più comuni associati alla patologia sono secchezza della pelle e perdita di idratazione. «La circolazione sanguigna periferica non efficace dei diabetici può predisporre a problematiche cutanee, a livello del piede, e una maggiore difficoltà a guarire da eventuali fissurazioni o ragadi» conclude Brumana. «È importante quindi curare quotidianamente i piedi idratandoli nel modo corretto».