L’artrosi al ginocchio colpisce due milioni e mezzo di italiani, ma non bisogna pensare che l’unica soluzione sia stare fermi nella speranza di evitare l’operazione per la protesi. La gonartrosi si può combattere, oltre che con le tradizionali terapie, anche con un po’ di movimento tramite la pratica di sport non traumatici per le proprie ginocchia, come il tai chi, l’aquagym e il pilates.
«Alle prime avvisaglie è bene mettersi a dieta (i chili di troppo gravano dolorosamente sull’articolazione) e rivolgersi a un centro fisioterapico dove si eseguiranno gli esercizi specifici più adatti al caso», spiega Dario Oscar Archetti, fisioterapista e osteopata milanese che ha seguito molti sportivi (nel 2011 la Nazionale maschile di sci alpino). «Una volta appresi i movimenti corretti, sarà possibile eseguirli anche a casa, se non richiedono la presenza dello specialista. Bastano pochi minuti al giorno per avere buoni risultati e rallentare il processo degenerativo. La cosa importante è far lavorare, e quindi rinforzare, i muscoli senza sovraccarico per le articolazioni». Anche fare qualche minuto al giorno di cyclette a casa propria fa bene, purché il ginocchio non si sforzi (per questo il carico non deve superare il livello 2).
Come un ottimo rimedio è l’aquagym, valida per combattere le forme di artrosi che coinvolgono le parti inferiori del corpo: ginocchia, piedi e zona lombare. «Gli esercizi in piscina tonificano tutta la muscolatura senza esporre la schiena e le articolazioni delle ginocchia a sforzi eccessivi, perché quando il corpo è immerso nell’acqua si riduce sensibilmente il carico sulla colonna vertebrale e sulle gambe», spiega Michelangelo Giampietro, specialista in medicina dello sport e scienza dell’alimentazione all’Asl di Viterbo. «L’acqua inoltre, se è a una temperatura piuttosto alta, aiuta il muscolo a rilassarsi, alleviando di conseguenza il dolore. L’aquagym, da praticare due, tre volte alla settimana, è adatta a tutti, anche agli anziani (naturalmente in una versione soft)».
Pure il nuoto è utile in caso di gonartrosi, ma solo se eseguito con alcuni accorgimenti, come avverte Giampietro: «Per chi soffre anche di artrosi a livello lombare, rana o delfino non vanno assolutamente praticati, e anche lo stile libero non sempre è adatto. Invece il dorso assicura notevoli benefici».
E fuori dall’acqua? «Vanno bene ginnastica dolce, ginnastica posturale, tai chi, pilates, anche come forma di prevenzione», risponde Giampietro. «Prudenza con lo yoga: mantenere a lungo certe posizioni (come quella del loto) può far male. All’aperto, si può fare trekking su un percorso agevole ma anche, se si ama la montagna, praticare sci di fondo. L’importante è svolgere una di queste attività con regolarità e senza mai strafare. Sono da evitare, al contrario, quegli sport che comportano un carico eccessivo sulle articolazioni e un forte impatto sul terreno, come tennis, calcio, calcetto, corsa».
Valeria Sambo – OK Salute e benessere
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