«Sudare fa bene all’organismo», spiega la neurologa Milena De Marinis, presidente dell’Associazione iperidrosi Onlus. «Ma sudare in maniera abnorme può essere il sintomo dell’iperidrosi, un disturbo problematico anche dal punto di vista psicologico e relazionale».
• Cause. L’iperidrosi primaria si manifesta da giovani o già alla nascita ed è la più diffusa. Colpisce mani, ascelle, fronte, piedi. L’ipertensione e l’obesità possono aggravarla. La secondaria interessa tutto il corpo ed è collegata a malattie come ipertiroidismo, neuropatie, tumore del surrene.
• Terapie. Per la forma primaria sono in uso diversi trattamenti.
– Ionoforesi: si immergono mani e piedi in bacinelle di acqua attraversate da corrente continua a bassa intensità, che blocca il condotto escretore delle ghiandole sudoripare. La durata del trattamento è di 30 minuti, da fare tre volte alla settimana per il mantenimento.
– Tossina botulinica: è oggi il trattamento d’elezione. Con un ago da mesoterapia si inocula la tossina nella zona da trattare, bloccando l’acetilcolina, che è il mediatore della sudorazione. L’effetto dura da sei mesi a un anno. La cura è rimborsata dal Servizio sanitario nazionale.
– Chirurgia: è la risorsa estrema. In endoscopia e in anestesia generale si applicano delle clip che comprimono i gangli nervosi simpatici vicino alla colonna vertebrale e si blocca l’impulso alle ghiandole sudoripare. La conseguenza è che aumenta la sudorazione in altre zone.
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Ultimo aggiornamento: 20 gennaio 2010
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